Cure, The
ANNO | TITOLO | STILE | AUTORE | ||
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2004 | The Cure | Alternative Rock | Edoardo Baldini |
Il Greatest Hits del 2001 segna la fine di un'era storica per i Cure di Robert Smith, poiché rappresenta l’addio con la Fiction Records, etichetta con cui la band ha condiviso attimi significativi ed importanti per tutta la durata della propria esistenza. Inaspettatamente, nel giugno 2004, il quintetto britannico ritorna sulla scena internazionale con il dodicesimo album di studio, chiamato per l’occasione con il nome più semplice e scontato: Cure. |
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1992 | Wish | Alternative Rock | Edoardo Baldini |
Wish, nono album di studio dei Cure di Robert Smith pubblicato nel 1992, ebbe l’arduo compito di siglare il successo di Disintegration, poiché l’aura dark del full-lenght del 1989 aveva riscosso l’interesse di tutto il pubblico legato alle radici Punk/Wave dei Cure. |
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1989 | Disintegration | Dark Wave | Edoardo Baldini |
Non un titolo migliore poteva essere scelto per il capolavoro dei Cure di Robert Smith, l’album che corona i primi dieci anni di attività discografica della band inglese, proiettando verso un successo mondiale inaspettato e insperato per la malinconia che Disintegration trasmette all’ascoltatore. La nostalgia e lo smarrimento troneggiano in 72 minuti di un Dark ben diverso da quello plasmato dai Cure nei precedenti dischi. |
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1985 | The Head on the Door | New Wave | Edoardo Baldini |
Dopo aver sfornato due lavori, Pornography (1982) e The Top (1984), che avevano scosso profondamente gli animi degli ascoltatori inglesi, giungendo rispettivamente all’ottavo e al decimo posto delle charts annuali come numero di vendite, ecco che i The Cure di Smith compiono l’ulteriore passo che li avvicinerà ancora maggiormente ad una schiera di fans maturata negli anni, reduce della trilogia Dark e pronta a nuove avventure sonore. |
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1982 | Pornography | Dark Wave | Edoardo Baldini |
Nel lontano 1982 Robert Smith, front-man dei Cure, band quasi sconosciuta al pubblico inglese, lottava la sua battaglia contro se stesso per liberarsi dalla crisi esistenziale che stava attraversando; questo conflitto interiore permarrà per sempre nella travagliata anima di Robert, che però può essere considerato un vincitore per gli album prodotti nella sua carriera da musicista. |
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1981 | Faith | Dark Wave | Edoardo Baldini |
Nel 1981 i Cure erano già entrati nella ristretta cerchia dei gruppi britannici autori della nascente Dark-Wave e il secondo full-lenght, Seventeen Seconds, aveva appena delineato la via stilistica che Robert Smith avrebbe intrapreso nella fase successiva al debutto Post Punk di Three Imaginary Boys. |
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1980 | Boys Don't Cry | Punk Rock | Edoardo Baldini |
Nell’agosto del 1980, il ventunenne Robert Smith era rimasto insoddisfatto del risultato ottenuto col precedente e immaturo Three Imaginary Boys, pubblicato l’anno precedente e dotato di una tracklist che comprendeva i brani ed i singoli ideati dal terzetto inglese dal 1976. |
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1980 | Seventeen Seconds | Dark Wave | Edoardo Baldini |
Seventeen Seconds, datato 1980, apre il capitolo più oscuro della band di Blackpool, costituendo il primo tassello di quella che verrà presto definita la “trilogia dark”, formata insieme con i successivi Faith e Pornography. |
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1979 | Three Imaginary Boys | Punk Rock | Edoardo Baldini |
Nel dicembre 1972 cinque alunni della Notre Dame Middle School di Sussex si conobbero avviando un progetto musicale amatoriale chiamato The Obelisk; da quel primordiale esperimento liceale si formò nel 1976 il gruppo Malice, che comprendeva parte del nucleo dei The Obelisk, e che presto cambiò nome in Easy Cure (1977) iniziando a percorrere i meandri del Punk che imperversava nell’Inghilterra del periodo. |