Turbonegro
ANNO | TITOLO | STILE | AUTORE | ||
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2007 | Retox | Punk Rock | Marcello Zinno |
Ribellione, anticonformismo, voglia di rivalsa, desiderio di non riconoscersi in quella normalità che la società vuole vestire addosso a chiunque. Esiste un raccoglitore per tutte queste intenzioni, che per alcuni divengono dei razionali esistenziali, e si chiama “Punk”. |
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2005 | Party Animals | Rock | Marcello Zinno |
E come un’autovettura da corsa che affronta una curva ad alta velocità e dopo il punto di corda ne esce schiacciando sull’acceleratore e lasciandosi il rischio alle spalle, così i Turbonegro capitolano l’esperienza punk e mettono un timbro sul loro nuovo sound che affonda come in apnea su un rock‘n’roll classico. |
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2003 | Scandinavian Leather | Punk Rock | Marcello Zinno |
Si sa, il tempo passa per tutti e, ahinoi, anche per i nostri carissimi Turbonegro è tempo di crescere. I primi peli sui loro lisci toraci erano già spuntati dal precedente Apocalypse Dudes, ma in realtà con questo Scandinavian Leather l’immagine è molto più chiara ed ormai lametta e rasioio sono irrinunciabili. |
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1998 | Apocalypse Dudes | Punk Rock | Emanuele Mancino |
Balzati già nel 1996 agli onori delle cronache con Ass Cobra, i Turbonegro tornano due anni più tardi dando alla luce Apocalypse Dudes, un lavoro che meglio del precedente definisce sound, stile ed attitudine della band; il sestetto norvegese ci sa proprio fare e lo dimostra a tutti andando ben oltre quel punk-rock che li aveva resi famosi. |
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1996 | Ass Cobra | Punk Rock | Marcello Zinno |
Si sa, il terzo album è sempre quello più critico per una band: nel primo si lasciano esplodere le emozioni e la voglia di creare musica, nel secondo si cerca di confermare le proprie idee e la coerenza con se stessi, mentre nel terzo si spicca il volo o in alternativa ci si perde per la strada del successo. |
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1993 | Never Is Forever | Punk Rock | Marcello Zinno |
Death punk: mai etichetta fu assegnata con così tanta cognizione di causa, come un tassello di un mosaico che entra alla perfezione a chiusura di un quadro a nome Turbonegro. Eppure quest’album coglie l’eccezione della loro carriera e la prima orchestrale Letter From Your Momma, che con una voce limpidissima e delle note di pianoforte che scorrono fluide quasi a voler essere un remake di Mellon Collie And The Infinite Sadness (canzone), rappresenta solo un segno premonitore del tutto. |
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1992 | Hot Cars and Spent Contraceptives | Punk Rock | Marcello Zinno |
Il più sporco, il più perverso, il più trash (nel senso più intenso del termine e senza “h”), ecco come si presenta il vero esordio discografico dei Turbonegro. Senza peli sulla lingua la band raccoglie tutti gli aspetti più rozzi della società e li sputa in faccia all’ascoltatore senza mezze misure, perché non è di mezze misure che si sta parlando. |