Voto: 
8.5 / 10
Autore: 
Marcello Zinno
Genere: 
Etichetta: 
Bitzcore Records
Anno: 
1992
Line-Up: 

- Harry Neger (Harald Fossberg) – Vocals
- Brune Neger (Rune Grønn) – Guitar
- Max Neger (Pål Bottger Kjærnes) – Guitar
- Bingo Neger (Bengt Calmeyer) – Bass
- Bongo Neger (Thomas Seltzer) – Drums

Tracklist: 


1. Librium Love – 5:17
2. Armed and Fairly Well Equipped (Bonus) – 4:04
3. Suburban Anti-Christ (Bonus) – 1:594. Punk Pals – 2:32
5. Kiss the Knife (aka "Hand Of Love") – 1:58
6. Vaya Con Satan – 4:02
7. I'm In Love With The Destructive Girls – 2:12
8. Hot Cars – 3:349. Clenched Teeth – 2:21
10. Manimal (Bonus) – 4:15
11. Dark Secret Girl (Bonus) – 2:00
12. New Wave Song – 2:40
13. Nadsat Comes Easy – 4:31
14. Zonked Out (On Hashish) – 2:03
15. Prima Moffe – 10:32
16. A Career In Indierock (Bonus) – 24:36

Turbonegro

Hot Cars and Spent Contraceptives

Il più sporco, il più perverso, il più trash (nel senso più intenso del termine e senza “h”), ecco come si presenta il vero esordio discografico dei Turbonegro. Senza peli sulla lingua la band raccoglie tutti gli aspetti più rozzi della società e li sputa in faccia all’ascoltatore senza mezze misure, perché non è di mezze misure che si sta parlando. Droga, eccessi ma soprattutto sesso sono stati sempre i temi “caldi” della loro discografia ed in questo Hot Cars & Spent Contraceptives vengono sviscerati con una disinvoltura tipica di un vero praticatore. Il tutto è chiaro fin dalla prima traccia, Librium Love, che racconta delle fantasie di una dolce diciannovenne proveniente dalla Svezia che ricorda (tramite una registrazione audio da lei stessa realizzata di nascosto) le notti trascorse con un ragazzo molto alto, magro e di colore conosciuto in un internet point. Il resto è il biglietto da visita dei Turbonegro: nessun compromesso!

Forti di enormi critiche e censure non solo per i testi ma anche per i nomi adottati (sia della band che dei suoi membri) sono stati spesso tacciati di razzismo ma questo è solo uno dei tanti fattori, insieme all’album in questione, che li ha lanciati verso l’agognato e corruttissimo successo.Hot Cars & Spent Contraceptives, qui riproposto nella versione ristampata del 2000, rappresenta un’edizione ancora più ricca di punti di “non riflessione”, come la direttissima Armed and Fairly Well Equipped che presenta il vero genere proposto ed in futuro coniato dalla stessa band: un death punk ruvido e inacidito che può stupire solo nelle forme più primordiali di produzione e mal si taccia ad un approccio pulito e perfezionista.Sempre più difficile risulta astrarre dall’album un concetto, un brano o un’espressione over-limits dei nostri, ma ogni singolo attimo vissuto è lì scalpitante per sbatterci in faccia dei riff presuntuosi (in ciò Suburban anti-christ è un caposaldo) o dei refrain violenti da incubi notturni (Kiss The Knife). Splendida Vaya Con Satan, forse il punto più maturo (se si può utilizzare questo termine) del full-lenght: con un break pazzoide ed una cadenza irruente (riproposta anche in New Wave Song) prosegue nel progetto distruttivo dei norvegesi che giunge all’apice con Hot Cars presentata da un ingenuo e spavaldo ragazzino come cover dei Sex Pistols, mentre l’esaltazione del punk arriva solo con l’incandescente Manimal, pezzo con una verve distruttiva soprattutto in sede live.

In qualche passaggio i TRBNGR (così a loro piaceva essere chiamati nei primi anni ’90) finiscono per ripetere sé stessi, come in I'm In Love With The Destructive Girls e Clenched Teeth ma pur sempre riuscendo a separare, anche solo di pochi centimetri, le loro radici dalla loro irruenza, canzone dopo canzone. Domanda: sono i Turbonegro una band capace di suonare solo il proprio genere?! No, in Nadsat Comes Easy riescono a svelare un nuovo aspetto della propria personalità che si colloca a metà strada tra il metal ed il post-grunge così come in Prima Moffe esprimono il lato più ragionato ed al contempo alternativo di sè.Ignobili, spuri, bastardi, degeneranti e degenerati: Signore e Signori ecco a voi i Turbonegro.


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