Faith No More
ANNO | TITOLO | STILE | AUTORE | ||
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1997 | Album of the Year | Crossover | Matthias Stepancich |
L'ultimo lavoro in studio per i Faith No More viene intitolato ironicamente Album of the Year (Warner, 1997) dal gruppo proprio perché a fine registrazioni nessuno dei componenti si ritiene soddisfatto dal lavoro, e in generale della piega che nell'ultimo periodo ha visto prendere la loro musica. |
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1995 | King for a Day... Fool for a Lifetime | Crossover | Matthias Stepancich |
La separazione tra i Faith No More e il loro chitarrista Jim Martin, avvenuta dopo il tour estivo del 1993, rivela quanto fosse rilevante la presenza di quest'ultimo nel determinare l'equilibrio finale dei pezzi: come dimostra il quinto full-length King for a Day... Fool for a Lifetime (registrato nel 1994 e pubblicato per la Slash nel 1995), in cui a suonare la chitarra è stato chiamato Trey Spruance dai Mr. Bungle (rendendo di fatto la band un ibrido tra Faith No More e Mr. |
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1992 | Angel Dust | Crossover | Matthias Stepancich |
Nel 1992 i Faith No More fanno uscire la loro quarta fatica, Angel Dust, ancora per la Slash; è il terzo capolavoro di seguito, nonché artisticamente il vertice definitivo, il lavoro della maturità, quello che più di tutti supera le radici iniziali e fonde la più vasta gamma di generi musicali differenti. |
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1989 | The Real Thing | Crossover | Matthias Stepancich |
Dopo aver licenziato il frontman Chuck Mosley dalla band, causa comportamenti ormai divenuti troppo sregolati e ingestibili, i Faith No More reclutano l'allora ventunenne Mike Patton, su spinta del chitarrista Martin, dopo aver ascoltato una demo dei Mr. Bungle, la band che Patton capitanava dai tempi della high school. |
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1987 | Introduce Yourself | Crossover | Matthias Stepancich |
Con il secondo album Introduce Yourself (registrato nel 1986 e uscito per la Slash nel 1987), i Faith No More compiono il passo decisivo: il disco segna il più importante punto di svolta nella carriera della band, che grazie ad una maturazione della sezione ritmica e ad un'attitudine generale più spontanea, spavalda e non intimorita dalle contaminazioni musicali riesce a crearsi un sound personale, unico, non classificabile. |
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1985 | We Care a Lot | Crossover | Matthias Stepancich |
Verso la metà dei 1980s, mentre in Europa impazzano post-punk e synth-pop, band statunitensi come Beastie Boys, Red Hot Chili Peppers, Fishbone e Living Colour si concentrano nell'incrociare funk e rap con rock e punk, inventando un cosiddetto "crossover-rock" (o, come definito in seguito, "funk-metal", termine però poco rappresentativo in quanto sembra ignorarne le radici punk/hardcore) che caratterizzerà profondamente il panorama dei vent'anni successivi. |