Voto: 
7.8 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Etichetta: 
Lion Music/Frontiers
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Soren Adamsen - voce
- Daniele Liverani - tastiere
- Tommy Ermolli - chitarra
- Alberto Rigoni - basso
- Dario Ciccioni - batteria

Tracklist: 

1. Projected
2. Back To Reality
3. What You Want
4. Take My Hand
5. Power To Kill
6. Understand
7. Fire
8. It's Just Life
9. The Music That Will Heal The World

Twinspirits

The Music That Will Heal The World

I Twinspirits sono la nuova creatura del talentuoso compositore e polistrumentista italiano Daniele Liverani, il quale ha deciso ormai di abbandonare l'avventura con gli Empty Tremor e che ha chiamato a collaborare con sé il batterista Dario Ciccioni, già suo compagno nei Khymera e molto apprezzato in ambito europeo dove ha collaborato con artisti quali Oliver Hartmann, il chitarrista Tommy Ermolli, il bassista Alberto Rigoni, ed il danese Soren Adamsen alla voce.
In realtà il nostro Liverani è sempre più affaccendato, infatti dopo aver da poco dato alle stampe il terzo episodio dei Genius, sta lavorando sul nuovo album dei Khymera e su un progetto strumentale che dovrebbe prevedere la collaborazione del batterista Virgil Donati chiamato Cosmic. Nel frattempo assistiamo all'esordio dei Twinspirits, intitolato The Music That Will Heal The World, in cui i cinque propongono un progressive metal che sembra voler approfondire il discorso già intrapreso con i Genius, ma maggiormente orientato verso un'ottica da progressive band, nonostante il nostrano tastierista e compositore abbia deciso di auto-riservarsi l'intera fase di song-writing, dando vita ad un sound per estrazione vicino, oltre che ai succitati Genius, ad acts quali Liquid Tension Experiment e Dream Theater.

La strumentale Projected è una solita overture che fa da preludio alla seguente e continuativa - il passaggio tra i due brani è così ben fatto che quasi non si percepisce - Back To Reality, in cui si distingue il buon riffing di Ermolli ed il certosino lavoro di Ciccioni alle pelli in un brano in pieno stile prog metal impreziosito dai deliziosi innesti tastieristici di Liverani, mentre il singer danese Soren Adamsen, che alcuni ricorderanno nelle fila degli hard-rockers Starrats, sfoggia le sue buone credenziali anche in questa nuova veste. La lenta What You Want presenta richiami ai Pink Floyd ed in parte minore ai Dream Theater, il brano pur se carino perde un po' sotto l'aspetto emotivo risultando a tratti freddo, nonostante qualcosa sembri migliorare nel bel finale, si prosegue con la bellissima Take My Hand, coinvolgente e con un Adamsen perfettamente a suo agio nel sostenere ed interpretare le belle melodie costruite dalla coppia Liverani - Ermolli, molto bello anche il lungo break strumentale, si percorrono territori più heavy con la potente e metallica Power To Kill, con il singer danese che si esibisce in una performance altamente aggressiva con tanto di screaming, mentre la sezione ritmica di Ciccioni e Rigoni rappresenta il vero punto di forza del pezzo in questione.
La lunga Understand, ben dieci minuti, riporta il lavoro verso un tradizionale progressive metal, fatto di sottili ed accorte alternanze tra parti più aggressive e tirate ed altre più melodiche ed evocative, molto diretta ed immediata invece la successiva Fire, bel brano parecchio orientato a sonorità hard rock, in possesso di un bel refrain grintoso e melodico, non è da meno neanche It's Just Life, che presenta linee melodiche e vocali malinconiche e suadenti, riservando una seconda parte in crescendo altamente emotiva e coinvolgente, per poi chiudere degnamente con The Music That Will Heal The World, oltre dodici minuti in cui i Twinspirits riversano quasi una summa di quello che è il loro sound, ingegnoso ma mai troppo artificioso, ben studiato e sempre al servizio del singolo brano, lasciando da parte tecnicismi fini a sé stessi.

Positivo esordio quindi per questa nuova band formata, eccezion fatta per il singer danese, da abili musicisti italiani, ed ancora una volta il geniale compositore Liverani conferma le sue eccellenti doti di songwriter, oltre che di tastierista, mentre il resto della band si pone agli stessi alti livelli esecutivi.
The Music That Will Heal The World ha tutte le carte in regola per far felici gli amanti di quel progressive metal più tradizionale e lontano dalle ultime tendenze power/prog e neo-classical, alla Symphony X e simili per intenderci, un album in definitiva che riesce per lunghi tratti a coniugare e trasmettere tecnica, melodia e sentimento.


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