Voto: 
5.2 / 10
Autore: 
Gabriele Bartolini
Genere: 
Etichetta: 
Merge
Anno: 
2011
Line-Up: 

-M. Ward
-Zooey Deschanel

Tracklist: 

01. The Christmas Waltz
02. Christmas Day
03. Have Yourself A Merry Little Christmas
04. I’ll Be Home for Christmas
05. Christmas Wish
06. Sleigh Ride
07. Rockin’ Around the Christmas Tree
08. Silver Bells
09. Baby, It’s Cold Outside
10. Blue Christmas
11. Little Saint Nick
12. The Christmas Song

She & Him

A Very She & Him Christmas

Quando nel duemilaotto gli She & Him si formarono, nessuno avrebbe scommesso un centesimo su di loro. Non tanto per M. Ward, talentuosissimo folker di Portland attivo da una decina di anni circa e capace di ottimi dischi come ad esempio Trasfiguration of Vincent, quanto invece per la bella Zooey Claire Deschanel, in quel momento lanciatissima attrice di Hollywood, oltre che modella. Il rischio di una boutade, al pari delle altre mille che si stanno avvicendando oggi, era molto alto. Il responso finale annichilì invece i malpensanti, eleggendo il nome del gruppo a  rivelazione assoluta in ambito indie-pop. Tenendo da parte le statistiche, Volume One e Volume Two avevano tutte le credenziali per risultare quanto meno affascinanti, e la ricetta di questi successi è presto detta: mediante una voce casta e leggiadra (lei) e rare abilità nell' uso di strumenti quali il banjo, il mandolino e la chitarra acustica (lui), la musica della band ( in cui compaiono anche un batterista ed un bassista) riportava alla mente i fantastici motivetti dei drive-in anni '50, provocando negli afecionados del pop vecchio stampo non pochi piaceri. L' arte del duo, che appariva per molteplici aspetti una via di mezzo tra Kate Nash e le Camera Obscura, non mancò di sfornare brani di successo come Why Do You Let Me Stay Here o In The Sun, ma oltre a questo gli conferì una buonissima reputazione di fronte al pubblico americano, fin tanto da fargli ricevere inviti anche dai più influenti dei media, oltre a fargli fruttare una buona dose di collaborazioni, di cui ricordiamo almeno i Monsters of Folk, supergruppo formato da appunto M. Ward, Jim James (My Morning Jacket), Conor Oberst e Mike Mogis (Bright Eyes).

Sfruttando l' onda del loro successo, gli She & Him pubblicano il ventotto ottobre A Very She & Him Christmas, loro terzo episodio discografico, edito come di consueto dalla Merge, consistente in dodici brani atti ad evocare la magia del Natale addirittura ben due mesi prima della sua ricorrenza. Mossa che senza dubbio denota una sicurezza ed una sfaggiataggine fuori ogni limite, una marachella a tutti gli effetti indirizzata verso quei critici che anni fa ridevano di loro ancor prima di aver sentito i loro lavori che darà oltretutto non poche soddisfazioni in fatto di introiti monetari, ma che senza dubbio farà storcere il naso a molti addetti ai lavori. I quali si troveranno di fronte mezz' ora di ritornelli fun fun fun da cantare sotto l' albero di Natale, posto che con l' iperproduttività che sta imperversando adesso nel mercato musicale ci si possa ancora ricordare del suddetto disco per quel periodo. Le sane ballate di folk-rock di cui si occupava il duo vengono rimpiazzate con anonimi jingle di dubbio gusto, in cui gli elementi classici che avevano contribuito alle frivolezze indie vengono prima ridotti di numero e poi resi freddi ed apatici, al servizio di una voce solista più preoccupata a farsi bella che ad andare a tempo con i semplici meccanismi del disco. A Very She & Him Christmas è semplicemente un album pop, nel senso meno nobile del termine, ed è su questa caratteristica che ripone le uniche (vane) speranze di successo: sentire per credere esecuzioni come Have Yourself A Merry Little Christmas o I'll Be Home For Christmas, della cui flemma non sarebbe andato fiero nemmeno John Denver, oppure Rockin' Around The Christmas Tree, dove si perde anche il significato di musicalità. A conti fatti, gli unici episodi capaci di trattenere il disgusto sono Sleigh Ride, molto simile agli ultimi componimenti di Eleanor Friedberger, e le avvolgenti The Christmas Waltz e Baby It's Cold Outside, con quest' ultima a disegnare nel lodevole duetto i vecchi ritratti a pastello evocati dai due precedenti album.

Ma escludendo i particolari riguardanti l' evocatività, che in un disco riservato al Natale potranno apparire ovvi, ciò che manca particolarmente ad A Very She & Him Christmas per riuscire a strappare almeno un sorriso è la verve. Mai un inserimento corale degno di nota, un sing along dai contorni catchy o addirittura un jingle-jangle di chitarre; i nostri si limitano semplicemente a ripetere a pappagallo i brani puntando unicamente sulle loro doti canore ( seppur non indifferenti), mandando in scena, almeno in apparenza, un cabaret dai colori stavolta molto pallidi o talvolta indefinibili. Monotoni e sprecisi: nessuno è perfetto, ma con gli She & Him il rammarico è doppio, semplicemente perché nelle precedenti prove avevano dato veramente la sensazione di esserlo.

 

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