- Cristian Aronne - voce
- Diego Martucci - chitarra
- Maurizio Testani - basso
- Pierluigi Ghirlandini - tastiera
- Luca Ciccotti - batteria
1. A Silent Voice (06:30)
2. Into the Dark (06:03)
3. Again (08:20)
4. Never Sunrise (05:57)
A Silent Voice
I Never Sunrise sono una band laziale che giunge alla pubblicazione di A Silent Voice solo nel 2004, sorgendo quasi dal nulla, dopo aver trascorso quattro anni a ricercare un sound che possa soddisfare i gusti musicali di tutti i componenti. La proposta stilistica della formazione italiana è un Progressive Metal molto tecnico, che mostra le ottime abilità dei cinque musiciti; i Never Sunrise possono essere considerati come una convincente risposta del panorama nazionale alle formazioni americane o scandinave che oggi dominano la scena Progressive mondiale. Il genere presentato si avvicina parecchio alle composizioni di Dream Theater, Angra e Symphony X, contrapponendo passaggi neoclassici ad altri più Speed.
Da evidenziare non sono solo le capacità di ogni singolo strumentista, ma soprattutto la voce del cantante con i relativi cori di supporto: la voce è infatti un tasto dolente della maggior parte dei gruppi Prog, poiché lo stile è complesso da interpretare con espressione e potenza. Invece Emiliano Fortran si distingue per le sue doti vocali, raggiungendo note acute senza peccare in aggressività; inoltre, sostenuta da splendidi temi di chitarra e tastiera e da una batteria contorta, la voce affiora dal muro sottostante, assumendo toni spesso simili a quella di Russell Allen, celebre cantante dei Symphony X.
In piena forma neoclassica, con qualche spunto Power/Speed e con tempi dispari appassionanti, si presenta la prima omonima A Silent Voice, l’esempio più trascinante dell’intera demo, intricata nell’intreccio e dotata di una melodia intrigante e tipicamente Progressive.
Into the Dark è contraddistinta da un ritmo abbastanza altalenante, conferito dagli stacchi di batteria e tastiera frequenti e ben costruiti: non costituisce però un episodio così efficace come il precedente, ma è una buona prova di song-writing da parte del quintetto di Frosinone.
Again, già inserita nella demo Never Sunrise del 2002, inizia prima come ballata pianoforte-voce per poi tramutarsi in un buon brano lento e sentimentale, sfruttando le tastiere atmosferiche e gli assoli delle chitarre distorte puntuali e precise. I cori non producono lo stesso effetto della title-track ma le tastiere rendono il pezzo apprezzabile e gradevole all’ascolto; l’unica pecca che si può riscontrare è la lunghezza della traccia, che la fa divenire noiosa e ripetitiva a tratti. La conclusiva Never Sunrise è da segnalare per il sorprendente stacco con apertura melodica dopo due minuti e mezzo, che toglie parte del carattere Speed iniziale per regalare elementi Progressive inediti nella demo e di ottima fattura.
Sono le tastiere che operano diligentemente in tutti i quattro capitoli di A Silent Voice, quattro brani sviluppati abbastanza bene ma con un alone di leggera prolissità; nonostante ciò la demo procede senza ostacoli per 26 minuti e gratifica il lavoro svolto da questi cinque ragazzi con alle spalle solo una pubblicazione minore; l’importante è ora trovare una casa discografica che possa supportarli per produrre finalmente il primo full-lenght, che coroni i quattro anni trascorsi a trovare soluzioni stilistiche interessanti e sconosciute al quadro progressivo italiano.