- Brandon Boyd – Voce, percussioni
- Mike Einziger – Chitarra
- Dirk Lance – Basso
- Jose Pasillas – Batteria
1. You Will Be a Hot Dancer (03:47)
2. Shaft (03:14)
3. Trouble in 421 (04:41)
4. Take Me to Your Leader (04:27)
5. Medium (03:12)
6. Speak Free (04:55)
7. The Answer (03:02)
8. Psychopsilocybin (04:19)
9. Sink Beneath the Line (03:15)
10. Hilikus (3:15)
Fungus Amongus
Gli Incubus si formano nel 1991 nella High School di Calabasas (California), dall'incontro di Mike Einziger (chitarra), Jose Pasillas (batteria) e Brandon Boyd (voce), all'epoca tutti quindicenni; presto al basso reclutano il coetaneo Alex Katunichalso (alias Dirk Lance) ed iniziano ad esibirsi con il nome di The Kansas City Shuffle.
Dopo un paio di anni di gavetta e il cambio di nome, hanno un aggancio che promette loro un contratto discografico, ma dopo le registrazioni le promesse fatte loro vanno in fumo. Gli Incubus decidono dunque di mettere assieme le varie canzoni registrate fino a quel momento, e creano così l'album Fungus Amongus; lo fanno uscire sotto una label indipendente creata da loro per l'occasione, la Stopuglynailfungus Music on Chillum, e tra il 1995 e il 1996 lo stampano e vendono di propria mano.
L'esordio degli Incubus è comprensibilmente solo un abbozzo di ciò che farà la band in futuro, e principalmente per la giovane età dei quattro (che hanno composto e registrato tutte le tracce tra i 15 e i 18 anni), ma evidenzia già una maturità tecnico-compositiva spiazzante.
Il disco non è per nulla innovativo, sale sul treno del crossover rock e del funk rock senza aggiungere quasi nulla alla formula (se non delle chitarre più aggressive e pesanti, ma d'altronde dopo i Rage Against the Machine ci erano arrivati tutti) e si ispira completamente ai padri fondatori: il basso ricalca spessissimo Flea, ma a volte si fa anche più ricercato, sulle orme del grande Les Claypool; il drumming cerca l'incrocio tra funk e hard rock strizzando l'occhio ad una via di mezzo tra Primus e Living Colour; la voce di Boyd è un incrocio perfetto tra quelle di Anthony Kiedis e Mike Patton (e, come per quest'ultimo, fortemente influenzata da Corey Glover); ed infine Mike Einziger, il chitarrista, si dimostra come il più talentuoso del combo, capace di unire in un solo stile richiami a funk, jazz, hard rock e riff groove metal.
Si passa così per pezzi come You Will Be a Hot Dancer (strofe funkeggiante alla Red Hot Chili Peppers, chorus esplosivo come nei Faith No More più aggressivi), Shaft (primo esempio della furia hard rock a cui tende un certo lato della band), Take Me to Your Leader (forse l'episodio più ricercante lo stile dei Mr. Bungle) Medium (sulla falsa riga degli esperimenti più folli dei primi Red Hot Chili Peppers), The Answer (ancora una volta ricalcata sui primi dischi della band di Kiedis e Flea, ma con una variazione punk rock travolgente), Hilikus (un po' un compendio del matrimonio tra la vena funk melodica e il rock graffiante tipico del gruppo).
I capolavori sono però Speak Free (riff d'apertura schiacciasassi, basso furibondo, bridge e coda esplosivi), che è anche una delle prime canzoni scritte dalla band, e la funkettona Sink Beneath the Line (con un lavoro di basso strepitoso e delle strofe in rappato-melodico).
In generale la seconda parte dell'album è anche la più fresca e coinvolgente, mentre la prima suona eccessivamente derivativa.
L'album verrà ristampato nel 2000 dalla Sony, riuscendo così ad arrivare facilmente nelle case di tutti i fan della band.