Darby Crash - voce
Pat Smear - chitarre, cori
Lorna Doom - basso, cori
Don Bolles - batteria, cori
Donnie Rose - piano su Shut Down
Joan Jett - produzione
Side one
1. What We Do Is Secret
2. Communist Eyes
3. Land of Treason
4. Richie Dagger's Crime
5. Strange Notes
6. American Leather
7. Lexicon Devil
8. Manimal
9. Our Way
10. We Must Bleed
Side two
1. Media Blitz
2. The Other Newest One
3. Let's Pretend
4. Dragon Lady
5. The Slave
6. Shut Down (Annihilation Man) [Live]
(GI)
I The Germs sono stati una band-chiave nella cultura punk americana, nello specifico il gruppo che più di ogni altro ha dato forma alla scena punk post-1977 di Los Angeles, e in generale (secondi solo ai Black Flag di Hermosa Beach) ad un innovativo e radicale sound che farà da trait d'union fra le ceneri del trend punk-rock e l'esplosione underground dell'hardcore-punk statunitense.
Poco dopo la loro formazione, nel 1977 i The Germs registrano da un live il 7" Forming/Sexboy, che diventa il primo singolo punk-rock pubblicato a Los Angeles (altre punk-band losangeline del periodo seguiranno negli anni successivi, e altre ancora, come i The Screamers, non pubblicheranno mai nulla).
La prima line-up comprende Darby Crash alla voce, Pat Smear alla chitarra (unico componente effettivamente capace di suonare il proprio strumento, e per tanto anche compositore di tutti i pezzi), Lorna Doom al basso, e una serie infinita di batteristi che vanno e vengono (tra cui Belinda Carlisle, Donna Rhia, D. J. Bonebrake degli X, e Nickey "Beat" Alexander dei The Weirdos), presi in prestito da mezza scena punk della città.
Finalmente nel 1978 entra nel gruppo il batterista Don Bolles, portando con sé uno stile più feroce ma allo stesso tempo più tecnico rispetto alla media dei batteristi punk losangelini; tale caratteristica si sposa perfettamente con il basso minimale e grezzo di Lorna Doom, creando una sezione ritmica tanto abrasiva da far impallidire Sex Pistols e The Saints.
Ispirati, come tutte le punk-band del 1977, principalmente dal protopunk americano (il nichilismo martellante dei The Stooges, l'energia esplosiva degli MC5, il decadentismo glam dei New York Dolls) e dal trend esploso in Europa (Sex Pistols su tutti, non solo perché i primi ma anche perché i più rozzi), i The Germs prendevano ispirazione anche dalla scena underground stessa, specie dai colleghi e concittadini The Screamers, inventori di un'innovativa miscela synth-punk, dai folli Zolar X, una sorta di incontro tra il freak psichedelico e il punk-rock, e dal rock al femminile delle The Runaways di Joan Jett.
Nello stesso periodo stampano il 7" del loro primo capolavoro, Lexicon Devil (pubblicato dalla Slash nel maggio 1978), e nel 1979 registrano il loro primo e unico album, ovvero (GI) (sempre per la Slash), titolo che sta per "Germs Incognito"; il disco, su esplicita richiesta della band, viene prodotto da Joan Jett cercando di emulare il tipico sound ruvido e rumoristico di Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols.
Entrato da subito nella storia del punk-rock, (GI) presenta una serie di pezzi diventati classici di ciò che verrà più tardi definito hardcore.
La brevissima e furibonda opener What We Do Is Secret apre un disco votato alla distruzione nichilista, in cui la violenza delle musiche e le liriche di Darby Crash (vero e proprio "poeta maledetto" delle strade losangeline) si elevano ad inno disperato dei giovani emarginati dalla società. Le taglienti e veloci Communist Eyes (con chorus dal sapore epico), Lexicon Devil (con ritmiche surf nello stile dei Ramones, ma accelerate e fatte detonare con sfogo animalesco), Manimal (forse l'apice dei testi di Crash: "I came into this world like a puzzled panther, wanting to be caged / But something stood in the way, I was never quite tamed [...] Evolution is a process too slow, to save my soul / But I've got this creature on my back, and it just won't let go / If I am only an animal, then I can do no wrong / But they say I'm something better, so I've gotta hold on"), Land of Treason, We Must Bleed, Media Blitz e The Slave diventano presto veri e propri manifesti per tutti i punk-rockers californiani.
Il massacro termina con i lenti e torbidi 9 minuti e mezzo della conclusiva Shut Down (Annihilation Man), registrata live.
Darby Crash rifiuta il disimpegno e l'umore sereno di un certo punk-rock (ad esempio quello dei Ramones più goliardici, o di tutte le band britanniche che rapidamente si stavano avvicinando sempre più al pop), tracciando piuttosto un filo rosso con il nichilismo decadente ed eroinomane di Iggy Pop, con le sofferenze esistenziali di Richard Hell e Johnny Thunders, e amplificando la propria disperazione tramite una voce straziata che segue la violenza chitarristica di Smear e soprattutto le ritmiche furibonde di Bolles.
Tali elementi, messi spesso in funzione di pezzi costruiti più liberamente rispetto alle ormai stereotipate strutture verse-chorus-verse, stabiliscono una maggiore anarchia, un nuovo livello di violenza, ed una nuova velocità di esecuzione nel punk-rock, dando i natali all'ondata hardcore.
Dopo una fuga a Londra, Crash torna a Los Angeles nel 1980 e, poco successivamente alla reunion con la band, si uccide a 22 anni con una dose letale di eroina. La parabola dei The Germs finisce, e Crash diventa l'antieroe del punk-rock americano, come già Sid Vicious era diventato l'antieroe del punk-rock britannico.
Nel 1981 esce il lungometraggio The Decline of Western Civilization di Penelope Spheeris, un documentario sulla nascita della scena hardcore californiana, messo assieme con materiale girato nei due anni precedenti; ovviamente un posto d'onore viene riservato ai The Germs, che si esibiscono in una terrificante performance live di Manimal e Shut Down, mentre le interviste a Darby Crash diventano un po' il suo testamento non ufficiale.
Pat Smear continuerà la carriera musicale da solista, per poi entrare come chitarrista di supporto nei Nirvana dal 1993 al 1994, ed infine unirsi ai Foo Fighters di Dave Grohl.
La Slash pubblicherà l'EP What We Do Is Secret nel 1981, con una versione studio inedita di Lexicon Devil, e nello stesso anno verrà dato alle stampe il primo live della band, registrato nel 1977.
Nel 1993 la Slash rilascerà The Germs: Complete Anthology (MIA), antologia in realtà non del tutto completa (mancano tre registrazioni fatte per la compilation del 1979 Tooth & Nail edita dalla Upsetter Records, una versione alternativa di Round and Round, e la già citata versione inedita di Lexicon Devil), ma certamente esaustiva e rappresentativa.