Strana situazione quella del debutto dei milanesi Event Horizon, per un'etichetta, la Cruz Del Sur, visto che si tratta già del terzo full-length per questo quintetto nato come six-piece di prog-power, dopo i due autoprodotti. Oltre all'etichetta ed a notevoli rivoluzioni nella line-up, passata da sei a cinque elementi e con il cambio di un chitarrista a del cantante, il sound proposto dagli Event Horizon con questo Naked On The Black Floor, si sposta verso un progressive metal aggressivo e di nuova generazione, basato sulla potenza di Awake dei Dream Theater e su molti gruppi, magari poco conosciuti anche nell'ambito prog (spesso reo di iper-idolatria nei confronti proprio di Petrucci&Co.) come The Quiet Room, Wolverine ed anche Symphony X, per l'uso di ritmiche spezzate e possenti.

L'opener Evething That Begins...Must End, ne è una prova lampante, con le chitarre di Baffondi e Malacarne a demolire ruderi di sogni, per poi riutilizzare quei resti per costruire incubi nuovi di zecca. Fragments Of Insanity è una sorta di manifesto dell'album, visto che mostra una bellissima sintesi degli Event Horizon 2006: la potenza di chitarre massicce ma  anche tecniche, la batteria di Alessandro Baffondi a spezzare ritmi da teatrale allucinazione e poi la voce di Gianluigi Girardi, perfetta per dipingere con rabbia aggraziata i colori scuri dei piani di questo palazzo di dolore e furia: piani come Deconstructed oppure Zero, titoli che sono in linea perfetta con questi cupi sentimenti, questi sogni risorti per combattere, cementati da una buona ed azzeccata produzione. Da un castello crollato improvvisamente ma ricostruito, con le stesse pietre, in una fortezza. Da ascoltare.