Cloudyhead è il nome del progetto solista dello sconosciuto Sam James McCabe, uno studente di St.Louis (Missouri) che direttamente dalla sua camera è riuscito a dar forma con una demo intitolata Analog, ad uno dei più genuini e incisivi prodotti sperimetanli di quest'ultimo periodo.

La proposta musicale di Analog (totalmente strumentale) è la sintesi di diverse influenze rintracciabili principalmente nell'ambito metal, e più in particolare in alcuni lavori degli svedesi Meshuggah (il cui Destroy, Erase, Improve è forse l'influenza primaria) e di band del panorama djent, ma con interessanti variazioni sul tema: le tipiche ritmiche "matematiche" costruite attraverso l'uso di una drum-machine sono sviluppate in modo da incorporare in molti frangenti la componente jazz, specie laddove - risultando così molto più personali di quelle messe in pratica da act quali Animals as Leaders - è anche la chitarra a staccarsi da uno stile che richiama da un lato i soundscapes cosmici dei Cloudkicker e dall'altro le geometrie spigolose dei Periphery. A spiccare è anche un massiccio uso di campionamenti elettronici che vanno ad amalgamarsi al tessuto strumentale rendendo più morbido il mood complessivo e a dar vita in certi casi, come ad esempio in The Tongue of the Cosmos (probabilmente il brano meglio costruito) a singolari sipari con un sampler suonato a mo' di sax.

Tuttavia i brani di un certo spessore non sono molti: archiviati Tom Waits’ Briefcase (romori ambientali) e 1992 (gag elettronica) poiché due semplici intermezzi; Knock On Wood (che fa perno sulla chitarra solista), North Korea is Best Korea (che sviluppa maggiormente la componente ritmica) e  Michael Keaton Was The Best Batman and Was Way Better Than That Keith Ledger (probabilmente il più canonico del lotto) seppur siano contraddistinti dalle sopracitate peculiari caratteristiche e non ostentino un abuso della tecnica, mostrano in linea di massima progressioni djent spezzate da intermezzi jazz, risultando in definitiva delle appena sufficienti derivazioni; questi difetti - che rappresentano il tallone d'achille della quasi totalità delle band che si sono cimentate in tale tipo di connubio - sono però ampiamente colmati da brani come A CPU Error Has Occurred (in cui il sampler funge da piano jazz) o come la già citata The Tongue of the Cosmos nelle quali la componente fusion, funk e quella metal sono invece perfettamente incastrate l'una sull'altra in un unico tessuto arricchito da divagazioni elettroniche.

Analog offre pochi minuti di reale ispirazione, ma questa attitudine - il vero punto di forza del progetto Cloudyhead - se ben ampliata in un futuro full-length potrà portare di certo a piacevoli sorprese.