- Vinz
- Johnnt B.
1. Maya
2. Metà Settembre
3. Symbolum 77
4. Lame Di Cartone
5. Cartoline Dall’Inferno
6. Requiem Per Un’Amica
A Dio
A Dio: non potrebbe esserci un titolo più appropriato per l’ultimo atto dei Calle Della Morte; atto che probabilmente non farà rimpiangere le sonorità di una band la quale non è mai riuscita davvero a sfondare. Il mini cd, in uscita presso la romana Hau Ruck!, chiude sostanzialmente numerosi tentativi di una produzione neo folk piuttosto inconcludente, che non riesce con le sei tracce di questa releases a convincere pienamente delle effettive intenzioni compositive del duo Vinz (da Roma) – Johnnt B. (da Venezia).
Introdotti all’ascolto da Maya, intro femminile in lingua slava piuttosto alienante, ma sicuramente d’effetto, si arriva all’esperimento migliore di tutto il disco, Metà Settembre. E’ qui forse che le idee di pianificazione sonora del combo italiano emergono più nettamente. Una vena cold wave malinconica e cristallina si interseca poi all’ispirazione cantautoriale, di matrice italiana, che rimanda per certi versi alle produzioni dei Timoria – non a caso la versione Symbolum 77 – per altri, ai lavori gucciniani (Lame Di Cartone).
Stilisticamente fraseggi di chitarra acustica si snodano su cori e pezzi di clean, pieni di personalità, ma che non penetrano la mente dell’ascoltatore. Altro brano riuscito insieme alla track “autunnale” sopraccitata, è Cartoline Dall’Inferno: episodio sfumato che riassume in tre minuti lo stile dei Calle Della Morte – rimanda come produzione vocale ai recenti Neronoia – ; proprio qui viene ribadito, quasi come un epitaffio, il calo del sipario per la band (“La Nostra Storia Muore Qui”). Pressoché insignificante è invece il breve epilogo, Requiem Per Un’amica, che, con pianto femminile e un organo da chiesa, sancisce definitivamente la chiusura dei cantieri per i Calle Della Morte.