In contemporanea all' uscita del secondo album, Tim Cohen's Magic Trick, Tim Cohen presenta in "allegato" anche un EP intitolato Bad Blood. Ecco a disposizione altre otto tracce, suonate e registrate nello stesso periodo del full-lenght. Considerando che l' esperienza solista di Tim Cohen si stà attualmente evolvendo tra un concerto e l' altro tenuto a nome Fresh & Onlys ( il gruppo in cui suona ufficialmente), và da sè che la naturale definizione che potremo dare a questo Bad Blood è quella di essere uno spin-off di uno spin-off. Le tracce tra di loro infatti sono meno coese, e non sembrano possedere l' amalgama giusta per seguire un filo conduttore che possa far pensare ad un album. Ma noi a Bad Blood non chiediamo niente di tutto ciò, visto che il disco, quello vero, è appena stato pubblicato e perciò questo EP può e deve servire per consolidare un talento, sia in fatto di scrittura che di arrangiamenti. Coadiuvato dalla stessa identica line-up, Tim Cohen si lancia in una serie di numeri solisti piuttosto scazzati e spensierati, ponendosi a metà, ovvero tra Laugh Tracks e il già citato Tim Cohen's Magic Trick, in fatti di musica. I toni usati sono sempre pacati, o comunque decisamente dimessi, ed anche i vari strumenti si accenderanno ad intermittenza in poche occasioni.

Il brano iniziale, Delicate Creatures, inizialmente fà pensare ad una release in fotocopia alle altre, ma per fortuna l' aere onirico, composto da chitarra acustica e tastiere marziane, serve solo ad accentuare e sottolineare il titolo. Fight For the One You Love è il brano da non perdersi del lotto, intarsiato com'è dell' usuale country/garage-rock, di cui abusa e approfitta la parte corale, prima di essere soppressa dalla cavalcata impetuosa degli strumenti, persino più decisa di quella di Legerdemain. Il resto lascia spazio ad un Tim Cohen imbizzarrito che, immergendosi più volte nella pratica a cappella, si esibisce in tracce da tre minuti di media in un cantautorato pop-rock che nulla ha da invidiare ( se non in termini di completezza che, nell' ambito di un EP, vengono sempre un pò a mancare) allo slowcore degli Antlers di Hospice oppure all' indie-rock puerile dell' Andrew Bird di Armchair Apocrypha, di cui Tim Cohen coverizza le due parti in versione lo-fi sicuramente più sporca, ad eccezione della sola Pyramid Scheme, forse l' unica con un suono cristallino, e anche la sola a proporre un discreto indie/pop filtrato come sempre con mestiere dall' acidità del folk/rock. Mensione speciale per la finale Doctor, Doctor, che riesce ad immaganizzare esaurientemente Calexico e Iron & Wine ( questo naturalmente adatto alla voce del Nostro in una versione più malinconica) in un sol colpo.

In Bad Blood alla fine Tim Cohen esegue il suo compito, isolandosi in un ambiente che si addice di più ad una figura solista per comporre brani dal tiro malinconico sapientemente deviati da un pop colorato dalle mille sfumature. I brani, sicuramente dal taglio più modesto, intrattengono alla grande, approfittando più di una volta degli spiragli ispirativi dello stesso Tim Cohen's Magic Trick e contribuendo ad iniziare bene la giornata se ascoltati di mattina. In pieno spirito Captured Tracks, una mini uscita giocata più sul cuore che sulla mente.