Torinesi e affamati di progressive, gli Eyering si presentano così al grande pubblico, fondendo alle sonorità tipiche del rock settantiano le più accattivanti e moderne proposte prog-metal. Il gruppo si forma nel 2005 e dopo molti cambi di formazione, utilissimi però a definire e smussare il sound degli Eyering, riesce a stabilizzarsi solo nel marzo 2007. In questo periodo il gruppo si guadagna una meritata fama nell'underground rock torinese, partecipando a numerosi festival e concerti, e raccogliendo un pò tutti gli sforzi riesce a confezionare per l'inizio 2008 il suo primo lavoro, Imagery.

Crocevia tra Rush, Porcupine Tree e Pain Of Salvation, il suono degli Eyering è tutt'altro che personale per il momento, ma innegabilmente ben curato. Soprattutto la struttura delle singole canzoni incuriosisce molto, essendo costellata di sfuriate e momenti più cadenzati, passaggi molto atmosferici e temi molto intricati. In particolare To See Another Day colpisce per la sua varietà e grinta, assieme alla seconda Thousand Lights.

La conclusiva Shame ricorda molto marcatamente i Dream Theater di Falling Into Infinity, mentre Questions rappresenta paradossalmente l'anello debole del disco, gestita un pò male e forse volutamente prolissa. Tuttavia questo primogenito della band torinese non può non essere valutato positivamente in quanto mette in luce le buone possibilità del quintetto piemontese, evidentemente voglioso di far meglio e di personalizzare il proprio marchio di fabbrica.

Cinque canzoni (anzi, praticamente quattro) non saranno sicuramente sufficienti per dare un giudizio il più obiettivo possibile ma riescono a dare un idea dei musicisti che ci si trova davanti. Se gli Eyering continueranno a lavorare come stanno lavorando, sicuramente potranno ottenere dei risultati discreti, per ora è un buon inizio.