Nuno Miguel Fernandes - Voce
Markus "Ulle" Ullrich - Chitarra
Richie Seibel - Tastiere
Kai Schindelar - Basso
Jürgen "Gen" Schrank - Batteria
1. Enter Dystopia
2. My Will Be Done
3. Decryption
4. Brave New Men
5. The Question Keeper
6. Synaptogenesis
7. Jugglin' At The Edge
8. Just Another Broken Shell
9. A Twin Phenomenon
10. The Art Of Beign Alone
11. Seeds Of The Plague
X To The Power Of Ten
In una scena internazionale talmente inflazionata, oltre i classici talenti nascosti snobbati da critica e pubblico, è cosa altrettanto comune imbattersi in gruppi oggettivamente bravi seppur carenti di alcune peculiarità tali da renderli realmente appetibili. I Lanfear sono senza ombra di dubbio un degno rappresentante di questa schiera di reietti. Difatti in una carriera decennale sono riusciti a collezionare le bellezza di cinque full-lenght, di cui gli ultimi due sponsorizzati addirittura da una label importante come la Massacre Records, per l' appunto strappando tiepidi consensi ma senza lasciare il minimo segno.
A tre anni di distanza dal precedente aNother gOlden rAge, sotto l'egida della Locomotive si riaffacciano sul mercato intenti a mutare il proprio corso. Va subito osservato che il cambio di etichetta non è l'unica novità importante che ha anticipato X To The Power Of Ten; liquidato Tobias Althammer, dietro al microfono scorgiamo Nuno Miguel Fernandes, già apprezzato negli Anguish. Invece poche innovazioni per quanto concerne la formula, poiché anche in questo caso la materia trattata dal quintetto è il consueto prog/power di gran voga in terra teutonica che molto deve alle fortune dei Symphorce e Vanden Plas, senza dimenticare i redivivi Ivanhoe. Da registrare in positivo un piccolo sforzo atto quantomeno a deviare gli stilemi del genere: i tedeschi hanno ben pensato di enfatizzare alcuni dei passaggi più duri con linee vocali dalle tinte estreme, con risultati apprezzabili. A riguardo considerevole la performance del nuovo arrivato, subito a suo agio nel ruolo, tanto nei tratti cadenzati quanto in quelli più progressivi. Come sempre di livello l'energico riffing, spiccatamente power, e il gioco di testiere, onnipresente e penetrante ma non per questo invadente. Ed infatti il disco parte nel migliore dei modi, forse mai come in passato, con un trittico di brani di alto livello: Enter Dystopia, My Will Be Done e Decryption colpiscono nel segno grazie ad una sapiente miscela di melodia ed aggressività, dove la prima non è mai stucchevole mentre la seconda gratuita. Purtroppo le note positive si limitano a quanto appenda descritto, giacché scorrendo il resto della track-list gradualmente i nostri tornano ad adagiarsi sui canonici livelli ai quali ci avevano fin troppo abituato in passato, al solito non inciampando in evidenti sbavature ma perdendo di freschezza ed incisività.
Tirando le somme i Lanfear confermano il loro trademark con un platter senza ombra di dubbio accettabile ma nel complesso tutt' altro che entusiasmante. Ragion per cui le nostre perplessità quest'oggi non sono state fugate, fermo restando che i voraci fruitori del filone potrebbero offrire una chance a X To The Power Of Ten, il quale di contro non lesinerebbe spunti interessanti.