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- Sathorys Elenorth – voce, tastiera, chitarra classica, percussioni
- Lady Nott – voce, violino, flauto
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1. Retorn A La Infancia
2. Desperta Ferro
3. Las Puertas Del Mare
4. Enmig Del Silenci
5. Agmar
6. O Sonar Das Augas
7. Namarie
8. En Caure La Nit
9. Who Can Dream Forever
Namarie
Intrisi fin dentro l’anima di mitologia tolkienana, i Narsilion , recente acquisto dell’Ars Musica Diffundere, propongono il loro terzo lavoro di lunga durata, Namarie. Si tratta sicuramente di un passo importante per la band spagnola, che giunge al contratto con una label di ampio respiro europeo che le potrà garantire sicuramente una migliore attività promozionale. Le sonorità proposteci sono un estratto di vari ambienti musicali tra loro imparentati, dark ambient, ethereal , neo-classical, il tutto rivisitato in chiave fantastica.
Vicini dunque alle opere di band quali Corvus Corax, Ataraxia, Dandelion Wine, ovvero a tutte quelle realtà musicali che traggono linfa vitale dalle innovazioni originarie del trio Dead Can Dance, Black Tape For A Blue Girl, Miranda Sex Garden, il trio europeo non deve di certo conquistarsi l’attenzione del pubblico, in quanto il recente successo riscosso alla passata edizione 2007 del Wave Gothic Treffen parla chiaramente di un discreto generale apprezzamento delle loro sonorità.
Di per sé dunque la band continua a testa bassa sulla propria strada, forte adesso della prospettiva di un prossimo tour europeo che possa diffondere ulteriormente la loro magia elfica su altri palchi del continente. La musica che producono infatti dimostra di essere molto ben consolidata e congeniata; gli espedienti sonori a loro disposizione vengono giostrati con abilità tra le varie track, in modo da non appesantire i cinquantacinque minuti totali del disco. Si evidenzia a tal proposito il gruppo centrale dell’album, composto da Enmig Del Silenci, Agmar , O Sonar Das Augas e dalla title-track Namarie. La vasta gamma di strumenti utilizzati - percussioni, violini, effetti tastiera, flauto - li avvantaggia di certo avvicinando il sound dei Narsilion alla grande famiglia della musica sinfonica folk; si tratta insomma di una musica fortemente onirica, vicina a danze celtiche (notevole è l’ispirazione derivante dal lavoro di Howard Shore con la colona sonora del capolavoro cinematografico, Il Signore Degli Anelli), che ritrae mondi fantastici, boschi misteriosi e notti mistiche. Da qui ne deriva da una parte un netto vantaggio nelle esibizioni live, sicuramente di grande effetto, dall’altra una scorrevolezza meno fluida su disco.