Pain of Salvation

ANNO TITOLO STILE AUTORE
2007 Scarsick Crossover Edoardo Baldini

Ogni capitolo discografico degli svedesi Pain Of Salvation, diventati da tempo una delle realtà di punta della scena Progressive Metal mondiale ma capaci di dimostrare la loro versatilità stilistica attraverso soluzioni originali ed inedite, rappresenta un affascinante viaggio che trasporta l’ascoltatore in meandri introspettivi e profondi; dal 1997 al 2004 i cinque album realizzati da Daniel Gildenlöw e compagni hanno fatto scoprire una nuova dimensione a chi aveva banalizzato la concezione di Progressive Metal, riducendola a pura coincidenza con i Dream Theater:

2002 Remedy Lane Progressive Metal Edoardo Baldini

Scorrono brividi sulla pelle degli ascoltatori quando le prime note di Remedy Lane timidamente affiorano dal silenzio dei secondi iniziali.
Il Sentiero del Rimedio: questo il nome che Daniel Gildenlöw e compagni hanno deciso per un’opera talmente complessa nella sua struttura che la comprensione di ogni singolo elemento risulta spesso difficile. Il quintetto svedese cerca di tracciare per ciascun ascoltatore tale via, che dev’essere scoperta in noi stessi con la riflessione su ciò che è stata e ciò che è la nostra esistenza.

2001 The Perfect Element I Progressive Metal Edoardo Baldini

The Perfect Element I rappresenta il concept spiritualmente più tragico mai composto da Daniel Gildenlöw, geniale front-man che ha saputo trascinare i Pain Of Salvation fuori dalla scena Progressive svedese, proiettandoli verso il successo mondiale. I protagonisti di questo viaggio nelle emozioni umane sono due: una ragazza, stuprata e violentata dal padre e un giovane disadattato.

1999 One Hour by the Concrete Lake Progressive Metal Edoardo Baldini

Dopo il favoloso debutto con Entropia, in cui l’idea di un concept album era solo fievole poiché il materiale assemblato era troppo discostante nella sfera lirica, gli svedesi Pain of Salvation cambiano completamente rotta con quello che diverrà l’emblema del nuovo pensiero di Daniel e compagni: One Hour by the Concrete Lake è la prima storia introspettiva inventata dalla band, il primo viaggio interiore affrontato per comprendere meglio noi stessi.

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