Arch Enemy
ANNO | TITOLO | STILE | AUTORE | ||
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2009 | The Root of All Evil | Death Metal | Damiano Cembali |
The Root Of All Evil, ultimo lavoro dei ritrovati Arch Enemy, è uno dei classici esempi di album per il quale spendere troppe parole diventerebbe un esercizio stucchevole per il recensore e noioso per il lettore. |
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2008 | Tyrants of the Rising Sun | Death Metal | Damiano Cembali |
Chi vi scrive non avrebbe mai immaginato di trovarsi qui, ora, a recensire un DVD, giacché fino a qualche tempo fa sarebbe stato molto difficile, per il sottoscritto, entrare in contatto con un prodotto spesso e volentieri deludente: in primo luogo, per alcuni problemi di natura tecnica che molto spesso compromettono una fruizione piacevole e godibile, in virtù di registrazioni visivamente pessime, acusticamente squilibrate (quante volte si fa fatica a sentire la voce del vocalist mentre si odono alla perfezione le imprecazioni del pubblico) e temporalmente inconcepibili (semplicemente odio |
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2007 | Rise of the Tyrant | Death Metal | Andrea Rubini |
Ritornato alla base Chris, gli Arch Enemy si apprestano ad elaborare il quarto album dell'era Gossow dopo un album spacca critica quale fu Doomsday Machine. Infatti il precedente platter era si dotato di maniacale cura e di ogni sorta di fronzoli, ma risultava nella maggior parte dei brani scarno e privo di mordente. Questo trend iniziò progressivamente con Wages Of Sin, il debut di Angela, proseguendo lentamente quanto in modo inarrestabile fino ai giorni nostri. |
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2003 | Anthems of Rebellion | Death Metal | Andrea Rubini |
Gli Arch Enemy sono una band attiva da anni che ultimamente, grazie al talento dell'ex Carcass Amott e alla presenza carismatica della Gossow, si è imposta a livello internazionale proponendo un sound deciso e allo stesso tempo orecchiabile. |
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2001 | Wages of Sin | Death Metal | Andrea Rubini |
Dopo l’avvicendamento con John, è Wages Of Sin l'album con cui gli svedesi Arch Enemy si ripresentano al pubblico con la nuova cantante, l'avvenente e carismatica Angela Gossow. Nonostante ci sia una donna dietro al microfono, il combo mantiene le stesse caratteristiche del precedente sound, quindi un death melodico molto graffiante e impreziosito dai virtuosismi dei fratelli Amott. |