Slowmotion Apocalypse
30/09/06 - Bunker Center - Bolzano
Tappa di RockLine.it al Bunker Center di Bolzano per il primo evento della stagione autunnale. Headliner della serata, una specie di mini festival visto il numero delle band, sono i friulani Slowmotion Apocalypse, dediti ad un potente Death Metal di stampo svedese. Prevista inoltre l’esibizione dei bolzanini DayShineRising e dei Rumors Of Gehenna, complesso Metalcore di Udine. A completare il bill i Sanctum, fautori però di uno stile totalmente diverso, improntato su un marcissimo e violento Crust Punk.




Il bunker è senza dubbio il centro giovanile di Bolzano più attivo dal punto di vista musicale. Dopo l’assaggio del sedici settembre, data in cui i The Architect si sono esibiti all’Happy Birthday Open - Air di Bank4fun, la Poison For Souls organizza quindi la prima vera serata della stagione musicale bolzanina. Per l’occasione sono stati chiamati gli Slowmotion Apocalypse, i Sanctum, i Rumors Of Gehenna ed i DayShineRising, dando così spazio sia a nomi ormai affermati nel panorama del Rock internazionale, sia a band emergenti. Il prezzo d’ingresso è di soli cinque euro: quale occasione migliore dunque per godersi qualche ora di buona musica in compagnia?

Il compito di aprire la serata spetta ai padroni di casa, i DayShineRising. Il quintetto bolzanino sale sul palco abbastanza carico ed offre ad un pubblico ancora esiguo una prestazione di tutto rispetto. Ricky saltella qua e là, mentre la coppia Izzo - Gian appare molto affiatata. Più statico invece Sean, il quale sembra maggiormente concentrato sull’aspetto tecnico anziché su quello scenico. Da menzionare anche il lavoro di Fede dietro le pelli, importantissimo al fine di rendere appetibile la proposta dei cinque. I DayShineRising alternano brani del loro ultimo demo, Screaming Out The Unspoken, ed altri più datati, estratti dal precedente Burning In The Growing Day. Il gruppo si rivela un’ottima scelta per scaldare l’animo del pubblico, che, lasciandosi coinvolgere dal complesso altoatesino, sembra soddisfatto della sua prestazione. Infine, rispetto ai lavori in studio, Ricky appare ben più convincente ed il suo growling molto aggressivo. Lo show termina fra gli applausi e, dopo aver salutato i presenti, i DayShineRising abbandonano il palco per lasciar posto ai Rumors Of Gehenna.

La band udinese, fresca dell’omonimo demo, tenta immediatamente di trascinare sull’onda del suo violento Metalcore il pubblico, al momento particolarmente distratto. Ottime sia le parti strumentali che il growling di Davide, il quale, sfoggiando oggi un nuovo look, dimostra però diverse lacune quanto al cantato pulito, marginale comunque nella proposta del gruppo. Notevoli sono quindi i margini di miglioramento, fondamentali al fine di perfezionare nel dettaglio il sound dei Rumors Of Gehenna. Nonostante ciò, i cinque friulani appaiono a proprio agio sullo stage del locale bolzanino ed intrattengono i presenti con una grinta non indifferente. Musicalmente parlando, il complesso alterna frazioni melodiche a fulminei attacchi di stampo Death. Il brano più atteso è certamente Seven, che non delude le aspettative degli appassionati, rivelandosi il vero cavallo di battaglia del gruppo. Purtroppo le condizioni del batterista, colpito dalla febbre, costringono i Rumors Of Gehenna a lasciare il palco anzitempo, pur promettendo di tornare il prima possibile a Bolzano qualora ce ne fosse la possibilità.

Grande incognita di questo sabato sera, i Sanctum hanno perlomeno il merito di aumentare leggermente l’affluenza al Bunker. Creste colorate e look trasandati invadono il piccolo centro giovanile, solitamente abituato a ben altri stili. Il giovanissimo quintetto americano suscita però l’interesse  di tutti, grazie anche al forte impatto visivo. Non bastano tuttavia delle insulse treccine e due tette, quelle della bassista, per convincere sotto l’aspetto musicale. La tecnica dei cinque sfiora il ridicolo, ma agli appassionati questo non interessa minimamente. Come dar loro torto? In fondo, non si può certo chiedere abilità ed ingegno ad una Crust band. Inaspettatamente lo show dura davvero poco e, fra gli sguardi sorpresi dei fan, i Sanctum concludono alquanto anonimamente la propria performance.

A concludere degnamente la serata ci pensano gli Slowmotion Apocalypse, delle vere bestie da palcoscenico. C’è da dire che giocano in casa, essendo loro molto amati in questa zona; a detta dello stesso Alberto, Bolzano è in assoluto la città dove preferiscono suonare. Il confine tra pubblico e palco è minimo, al punto che il microfono passa anche tra le mani dei fan indemoniati. Mentre la band di Pordenone propone diversi pezzi estratti da My Own Private Armageddon, si scatenano poghi infernali, per non parlare dei continui stage diving. Tecnica sopraffine e grinta micidiale fanno degli Slowmotion Apocalypse uno dei complessi italiani più devastanti in sede live. I brani dell’ultimo disco, come ad esempio The Insomniac, My Future Is Burning e Kill In Progress, rendono dal vivo almeno il doppio di quanto facciano su disco. Una vera chicca sono le due nuove canzoni che il gruppo suona qui per la prima volta. Verso aprile uscirà infatti il nuovo lavoro degli Slowmotion Apocalypse, il quale, a giudicare dalla coppia di brani ascoltati in anteprima, sposa un sound più cadenzato, vicino al Metalcore, abbandonando in parte i ritmi frenetici di My Own Private Armageddon. Dopo aver deliziato le schiere di fan accorse da ogni parte dell’Alto Adige con un breve ma intenso bis, gli Slowmotion Apocalypse danno appuntamento alla prossima tappa in terra bolzanina, sperando che ciò avvenga al più presto.

Tre ottimi gruppi, quattro per accontentare tutti, un costo d’ingresso irrisorio ed una bell’atmosfera hanno reso il sabato al Bunker un appuntamento davvero imperdibile. Nemmeno l’eccesso di alcool da parte di alcuni, né la fastidiosa presenza di uno sparuto gruppo di insopportabili ragazze sono riusciti a rovinare la grande festa targata, ancora una volta, Poison For Souls.

Report - Elena "Venom" Fava e Jacopo "Beelzebub" Prada
Foto - Elena "Venom" Fava

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