Il gruppo che apre la serata è probabilmente il più particolare, strano e sperimentale che abbia calcato il palco di Spazio Musica nel corso del concorso: gli Inguine Di Daphne, sestetto proveniente da Napoli, si esibiscono in uno show oscuro e teatrale che si discosta completamente dalla mera esecuzione musicale tipica dei gruppi emergenti. Aiutati da un video psichedelico e dall’esibizione delle due spiritate ballerine, gli Inguine Di Daphne avvolgono tutti i presenti in un’atmosfera magica, riflessiva e malata, con doverosi riferimenti alla scena dark ottantiana, sia musicalmente (vedi il mood oscuro dei Sisters Of Mercy), sia dal punto di vista dell’esibizione (vedi la caduta sul palco in stile Cure). Un’esibizione che lascia tutti piacevolmente sorpresi, dimostrando una volta per tutte come senza aver bisogno di sfoggiare una tecnica esagerata ci siano ancora giovani gruppi in grado di tirare fuori idee nuove e originali.
Il secondo gruppo che sale sul palco sono gli Odd Dimension, provenienti da Alessandria; forte di un bagaglio tecnico veramente impeccabile (il bassista Gigi Andreone vincerà il premio per il migliore musicista del concorso), il quintetto propone un progressive metal graffiante e ricco di virtuosismi e tempi complessi e mutevoli, che risente dell’influenza dei Dream Theater pur non risultando mai banale o fine a sè stesso. Il confronto con il gruppo precedente è molto forte, e se da un lato l’aspetto tecnico della band alessandrina, soprattutto per quanto riguarda la ritmica, lascia tutti piacevolmente sorpresi, dall’altro la loro presenza scenica, così come quella di tutti gli altri concorrenti risulta molto meno originale e coinvolgente rispetto al gruppo partenopeo.
Il concorrente successivo è il chitarrista solista di Milano Emiliano Sicilia, bizzarro sperimentatore che si lancia in una serie convulsa di assoli al fulmicotone, spesso ottenuti con un utilizzo sorprendente del tapping, accompagnato da basi tecno-industrial di qualità piuttosto scadente. Durante l’esibizione si passa senza problemi dal metal alla disco, passando per il country e le melodie da cartone animato; peccato che gli accostamenti risultino spesso parecchio forzati, e l’esibizione in sè un continuo virtuosismo alla lunga noioso.
Chiudono la serata i pavesi Silenzio, eletti dal pubblico durante la semifinale con una vittoria schiacciante su tutte le altre band; i numerosi ragazzi accorsi a Spazio Musica per vedere la band rimangono però con l’amaro in bocca, in quanto il cantante della band Daniele De Alberti si ritrova impossibilitato a cantare, e la band si ritrova costretta ad improvvisare una versione strumentale delle canzoni, che penalizza inevitabilmente l’esibizione. Ciò nonostante, il gruppo non si perde d’animo, e regala ai presenti una buona performance di power metal piuttosto canonico, arricchito però da numerosi stacchi progressive.
Tra un’esibizione e la successiva gli organizzatori di Orquestra hanno assegnato i premi ai migliori musicisti della manifestazione. E’ toccato invece alla giuria tecnica decretare il vincitore del concorso, rappresentato dai campani Inguine Di Daphne, dotati di una presenza scenica creativa e di uno stile originale e a cavallo tra reminescenze Dark e proiezioni in un futuro sperimentale e psichedelico. Si conclude così la rassegna Orquestra, che potrà trovare la sua continuazione nel 2008, sperando in una partecipazione ancora più numerosa delle bands italiane. Le attese fanno ben sperare, dopo i 156 iscritti di questo 2007.
Report - Lorenzo "Glorfindel89" Iotti
Foto - Leonardo "Crusader" Cammi
