La Gasolio ha saputo tenere i nervi saldi pur dovendo rompere il ghiaccio, e da musicisti consumati i nostri hanno presentato con sfacciata flemma una serie di ottimi brani cantati in italiano.
A seguire ha avuto luogo l’esibizione degli Altherea, band che si definisce gothic metal ed in particolare è molto vicina agli ultimi Lacuna Coil. La brava singer della band è stata purtroppo penalizzata dall’impianto, che ha reso la sua voce poco udibile rispetto agli strumenti, e specialmente nelle parti più alte ha creato un fastidioso effetto “elettrico”, tanto da far storcere non poco il naso. Ad ogni modo i ragazzi provenienti da Milano non si sono lasciati demoralizzare, e hanno tirato avanti con una impeccabile classe metallica e una precisione invidiabile, sorretti dalla ottima performance sia della sezione ritmica che delle due chitarre, riuscendo, se non a stupire per originalità,a dare comunque una più che buona impressione su pubblico e giuria.
La terza band a presentarsi sul palco di Spazio Musica sono stati gli Odd Dimension, che già dal nome fanno pensare all’universo prog. In effetti questi ragazzi di Alessandria si cimentano in un non facile progressive power metal, con tanto di dialoghi e fraseggi alternati di tastiera e chitarra solista che, uniti alla notevole dote canora del singer, capace di toccare con grande tecnica vette siberiane con i suoi acuti, hanno reso il loro show molto efficace. Particolarmente degna di nota sono state proprio le capacità tecniche e la duttilità nel cambiare tempi e registri musicali senza soluzione di continuità.
Hanno infine chiuso la serata gli altrettanto ottimi No Gravity, un’altra band piemontese venuta da Torino che, a differenza dei loro vicini, è dedita ad un pop rock venato di alternative, simile a quello proposto da gruppi nostrani del calibro di Negramaro e Le Vibrazioni. Pur essendo ultimi, e per questo penalizzati dall’attenzione che non poteva che scemare dopo aver ascoltato altri tre gruppi in precedenza, i No Gravity si sono distinti per il loro look e la loro attitudine, e per la grinta mostrata sul palco, sicuramente superiore a quella di tutti i gruppi precedenti. Un piacere infatti vedere i tre ragazzi muoversi in stato di estasi musicale sul palco, suonando con rabbia e concentrazione.
Lo spoglio finale dei voti della giuria non poteva che concludersi con quattro valutazioni altissime nel complesso, vista la grande qualità osservata, ma si è conclusa con due soli vincitori: gli Odd Dimension, per il voto della giuria, e la Gasolio Blues Band, grazie ai voti del pubblico, che ha premiato i propri beniamini. Ancora una semifinale manca per sapere il nome del terzo finalista eletto dalla giuria e il quarto, unico ad “elezione popolare”, anche se i ragazzi della Gasolio saranno difficili da scardinare dal primo posto.
Riccardo "Gravenimage" Carcano