Architect, The
16/09/06 - Prati Del Talvera - Bolzano
I The Architect, complesso di Groningen in cui milita tra l’altro l’ex Shai Hulud Geert Van Der Velde, arrivano in Italia per tre imperdibili date. Dopo le tappe al Rockplanet di Pinarella ed al Transilvania di Milano, la band olandese approda al Happy Birthday Open - Air, festival che si tiene annualmente nella città di Bolzano.




L’evento musicale a cui i The Architect prendono parte è organizzato da Bank4fun, la quale festeggia in questo modo il quinto anno di attività, e vede la partecipazione di diverse band, oltre ad uno skate contest ed una breve esibizione breakdance su cui è meglio sorvolare. Ad aprire la kermesse i soliti Coma, artefici di una prova eccellente, che tra l’altro dimostra un notevole miglioramento da parte di Pattis, singer inizialmente criticato dal sottoscritto per la scarsa tecnica e la poca prestanza scenica. A seguire i bolzanini Starseven, i quali propongono un discreto Punk Rock melodico senza tuttavia coinvolgere i pochi presenti. Dopo la premiazione dello skate contest, sul palco salgono i Carbonix Acyd, divertente complesso Rock tedesco che però non scalda l’animo del pubblico, freddo come da tradizione. Successivamente allo show dei The Architect, su cui ci soffermeremo più avanti, suonano i romani Vanilla Sky, impeccabili tecnicamente e divertenti nonostante la triste accoglienza a loro riservata. Al contrario, gli Extrema, headliner della giornata, non sembrano all’altezza della situazione e, complici dei suoni non pulitissimi, annoiano chi non ha molta confidenza con il Metal.

La vera sorpresa del festival si chiama però The Architect. Il complesso, trascinato dal carismatico Geert Van Der Velde, offre infatti un’esibizione intensa ed avvincente, sicuramente al di sopra delle aspettative. Questo per il semplice fatto che la band si è formata soltanto nell’aprile 2005 e non ha ancora dato alle stampe alcun album. I cinque olandesi salgono sul palco carichi come non mai, pronti a spazzare via ogni cosa con la propria musica, un potente Metalcore rabbioso e devastante. Geert, oltre a confermare quanto di buono mostrato a livello tecnico con gli Shai Hulud, salta da una parte all’altra dello stage, scambia battute con il pubblico e lo incita a scatenarsi. Non sono pochi i kids venuti appositamente per i The Architect, ma solo nel finale alcuni di loro danno libero sfogo al proprio impeto. D’altronde la pioggia, grande incognita di questo sabato, non aiuta, limitando oltretutto l’affluenza al festival, gratuito per giunta. Comunque sia, Geert e compagni non si fanno impensierire da niente e da nessuno, portando a termine alla grande uno show breve ma infuocato.

Sia a livello di singoli brani che dal punto di vista scenico i The Architect non hanno certo deluso. Nelle prossime settimane uscirà il loro primo EP e sarà già tempo di bilanci, positivi a quanto pare. Grande merito quindi alla sempre più attiva Poison For Souls, unica organizzazione attualmente in grado di portare buona musica a Bolzano, per aver deciso di puntare sui The Architect, mentre riguardo al festival in sé rimangono alcuni dubbi, come per esempio la scelta degli headliner. Arrivederci all’anno prossimo dunque, sperando vivamente in un cielo più benevolo.

Report - Jacopo "Beelzebub" Prada
Foto - Elena “Venom” Fava e Jacopo “Beelzebub” Prada

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