La vera sorpresa del festival si chiama però The Architect. Il complesso, trascinato dal carismatico Geert Van Der Velde, offre infatti un’esibizione intensa ed avvincente, sicuramente al di sopra delle aspettative. Questo per il semplice fatto che la band si è formata soltanto nell’aprile 2005 e non ha ancora dato alle stampe alcun album. I cinque olandesi salgono sul palco carichi come non mai, pronti a spazzare via ogni cosa con la propria musica, un potente Metalcore rabbioso e devastante. Geert, oltre a confermare quanto di buono mostrato a livello tecnico con gli Shai Hulud, salta da una parte all’altra dello stage, scambia battute con il pubblico e lo incita a scatenarsi. Non sono pochi i kids venuti appositamente per i The Architect, ma solo nel finale alcuni di loro danno libero sfogo al proprio impeto. D’altronde la pioggia, grande incognita di questo sabato, non aiuta, limitando oltretutto l’affluenza al festival, gratuito per giunta. Comunque sia, Geert e compagni non si fanno impensierire da niente e da nessuno, portando a termine alla grande uno show breve ma infuocato.
Sia a livello di singoli brani che dal punto di vista scenico i The Architect non hanno certo deluso. Nelle prossime settimane uscirà il loro primo EP e sarà già tempo di bilanci, positivi a quanto pare. Grande merito quindi alla sempre più attiva Poison For Souls, unica organizzazione attualmente in grado di portare buona musica a Bolzano, per aver deciso di puntare sui The Architect, mentre riguardo al festival in sé rimangono alcuni dubbi, come per esempio la scelta degli headliner. Arrivederci all’anno prossimo dunque, sperando vivamente in un cielo più benevolo.
Report - Jacopo "Beelzebub" Prada
Foto - Elena “Venom” Fava e Jacopo “Beelzebub” Prada