- Ali Tabatabaee - Voce
- Greg Bergdorf - Chitarra
- Matty Lewis - Chitarra e voce
- Ben Osmundson - Basso
- Ed Udhus - Batteria
1. Broadcast To The World
2. Rated "U" For Ugly
3. Anthem
4. Enemy
5. Back To Normal
6. Postcards From Hell
7. Karma Flavored Whisky
8. Here's To You
9. Wake Me Up
10. Lobotomy For Dummies
11. The Walking Dead
12. Your New Boyfriend Wears Girl Pants
Broadcast To The World
Probabilmente molti di voi collegheranno, giustamente, il nome Zebrahead ad un fortunato singolo di qualche anno fa, ovvero Playmate Of the Year (che corrisponde più o meno al nostro "coniglietta dell'anno"). Il successo di questa canzone, ma soprattutto del suo video, era dovuto al tema, appunto le famose conigliette di Playboy, e la partecipazione del mitico Hugh Hefner (inventore e propietario della nota rivista) nel videoclip. Il tutto contornato da decine e decine di provocanti e disinibite fanciulle. La canzone in se poi era perfetta per scalare le classifiche: tipico punk rock di chiara ispirazione californiana con un ritornello e un testo facile da ricordare, capace di piacere allo stesso tempo sia ai teen-agers skaters, sia a persone poco estimatrici della musica rock.
Dopo anni di silenzio, almeno per quello che riguarda l'Europa, gli Zebrahead sono quindi ritornati con questo Broadcast To The World. Il genere proposto dal combo statunitense è sempre lo stesso: un punk melodico molto rock-oriented e anche abbastanza ruffiano. Insomma il classico suono a cui ci hanno abituato band più o meno giovani provenienti dalla costa ovest degli USA, che ricorda in maniera incredibile gruppi come i Simple Plan, tanto per citare una nuova leva. Il tutto ovviamente è contornato dalla tipica ironia che spesso e volentieri si trasforma in presa in giro (come i Blink 182 insegnano).
C'è comunque da sottolineare che i cinque musicisti questa volta hanno cercato di impegnarsi un pochino di più, inserendo nel disco alcuni elementi estraneai ai canoni classici del punk-rock melodico. Purtroppo però questi elementi sono più che altro riff e linee vocali presi dal crossover più pacchiano e "commerciale" e quindi il risultato finale è sicuramente di qualità inferiore. D'altro canto la produzione è eccelente, con suoni ben definiti e senza sbavature, senza dimenticare la buona prova del bassista.
Detto questo alcune tracce risultano piacevoli: la stessa Broadcast To The World, canzone ben costruita e anche interessante per alcune soluzioni, che in parte ricorda i Sum 41, oppure Karma Flavoured Whisky, forse tra le più particolari, dall'inizio acustico e malinconico che si evolve in riff potenti
tanto da raggiungere un bel assolo di chitarra. Per il resto invece si rimane sempre ben ancorati ai canoni del genere, rendendo l'ascolto molto noioso. Si sa che il punk-rock si basa su certe caratteristiche, scrupolosamente seguite dai gruppi che suonano questa musica ed amate dai fan che la ascoltano. Quindi non bisogna stupirsi che le band votate a questo genere non brillino per innovazione. Però questo non può giustificare un disco privo di personalità e alquanto monotono, che poco differesce dalla marea di album che escono in Italia o in Francia o che arrivano dalla California.
Sarebbe stato meglio se gli Zebrahead si fossero concentrati di più su una personalizzazione del proprio suono, piuttosto che a riff commerciali di cui ci stiamo abbastanza stancando. Così come è stato costruito il disco non riesce ad andare oltre il 50, salvato soprattutto alla buona produzione. Si spera che la prossima volta riescano ad esprimere qualcosa in più con le loro canzoni. Impossibile da consigliare.