Voto: 
6.8 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
NL Distribution
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Brett Walker - voce e strumenti

Tracklist: 

1. Give Me Back Tomorrow
2. Something So Real
3. Until We Live Again
4. Round And Round
5. Sorry Just Ain't Enough
6. Hallelujah
7. Calalia
8. Waking Up The Dream
9. If You Only Knew
10. Livin' In Maybe Land
11. Southern Blue Sky
12. Rights To Yesterday
13. Remind Me
14. I'm The Best
15. Spirit Junky

Brett Walker

Spirit Junky

Probabilmente Brett Walker ha riscosso maggior successo e consensi come autore che non come cantante, infatti il suo nome è legato in maniera indissolubile al grande hit degli Alias di Freddy Curci Waiting For Love, oltre che alle sue molteplici collaborazioni con i maggiori nomi della scena melodic hard/AOR, tra cui Jimi Jamison, Stan Bush, Jeff Paris o Alias appunto. Adesso il cantante, compositore e chitarrista americano dà alle stampe Spirit Junky, suo quarto album solista, in cui si occupa un po' di tutto, dalla composizione agli arrangiamenti, cantando e suonando tutti gli strumenti, mentre la release esce sotto l'egida della NL Distribution, che sembra quella più disponibile ed aperta ad accogliere sonorità pop-rock in casa Frontiers, considerata anche l'uscita del buon Slow Food di Mark Sweeney.

Infatti il nuovo album di Walker è collocabile più in questo specifico genere che non nel canonico AOR, certo non mancano le buone melodie tipicamente ‘west coast', sempre leggere e vicine ad autori come Glenn Burtnik o Stan Bush, ma queste convivono spesso con una forte e decisa connotazione pop e con qualche più limitato richiamo al tradizionale folk/country cantautorale tipicamente 'american style' dei vari John Mellencamp o Tom Petty, con il risultato finale di quindici canzoni semplici e di facile assimilazione, alcune delle quali carine e piacevoli altre invece prive di carattere e carenti del giusto appeal.

Si inizia bene con Give Me Back Tomorrow prima, carina anche se lascia una certa sensazione di risentito, e mentre si cercano possibili assonanze o similitudini in ambito AOR, alla fine ci si accorge dell'incredibile somiglianza con Ordinary World dei Duran Duran, solo più snella e spogliata dell'elettronica, e Something So Real poi, di ampio respiro ed in possesso di belle melodie e refrain. Until We Live Again invece inaugura una serie di brani poco riusciti, come la noiosa e piatta Round And Round, le insipide Calalia o Hallelujah, ma fortunatamente a queste si alternano brani ben più carini e piacevoli, e tra questi le più decise ed energiche Livin' In Maybe Land e Rights To Yesterday, la folk/country Southern Blue Sky o la malinconica e dolce Sorry Just Ain't Enough, queste due fra le migliori del lotto, e da segnalare ancora la breve ed acustica Waking Up The Dream o i richiami a Mellencamp di I'm The Best.

Spirit Junky è in conclusione un album piacevole all'ascolto e di istantanea assimilazione, magari un po' altalenante e che talvolta invoglia a saltare qualche canzone, ma tuttavia in grado di sgombrare la mente dell'ascoltatore e procurare nello stesso buoni momenti di distensione e relax.

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