- Vivianne Viveur - Tutti gli strumenti
1. A Night Belongs To The Flower
2. Swansong
3. Venus
4. Doll
5. Angel Grave
6. Virgin
7. Princess
8. Summer In Hell
9. Verlaine
10. Elise And The Bad Moon
11. Trembling
12. The Art Of Arranging Flowers
The Art Of Arranging Flowers
Nati nel Novembre del 2000 in Italia, i Vivianne Viveur sono oggi una delle più interessanti sorprese che il nostro panorama musicale potesse mai offrirci, anche se oramai la band ha acquisito più fama in terra inglese. Ed è infatti da riscontrare nell'isola patria del punk e del prog la più intensa attività del gruppo che, ancora poco conosciuto, decide di stabilirsi a Londra, città che darà nuovi e importanti stimoli ai Vivianne Viveur portandoli alla registrazione del secondo lavoro in studio Funeral For a Cloud, fratello del primo Dominique Paints Only In China. La band si esibisce frequentemente in molti locali londinesi acquistando pian piano una fama giusta e meritata per questo combo che nel 2007 giunge finalmente alla release del primo album: The Art Of Arranging Flowers.
Si tratta di un'opera complessa e ben strutturata, policromatica ma incredibilmente intensa nelle sue note che presentano un equilibrato mescolarsi di art rock con venature psichedeliche, condito da aloni dark e leggere patine capaci di portare l'ascoltatore ai tempi della wave degli '80.
Così il disco riesce fin da subito a catturarci, con le sue atmosfere sognanti e psichedeliche, dense di significato e di un profondo senso poetico che penetra nell'apparato acustico di chi ascolta e lo trascina per le lande caleidoscopiche di questo nuovo affascinante mondo che si materializza davanti ai nostri occhi con i suoni della opener A Night Belongs To The Flower, in cui delicati arpeggi di chitarra scorrono leggeri sulle dinamiche parti di batteria che portano il tempo di questo inquietante canto.
Ancora più incisiva è la successiva Swansong, in cui si rifanno sentire i refrain di chitarra che caratterizzavano la precedente canzone, stavolta accompagnati da melodie ancora più incisive e penetranti che innalzano questo brano tra i migliori dell'intero lotto che vede comunque altri buoni episodi come ad esempio la pacata e misteriosa Verlaine che con le sue tremanti atmosfere strazia l'ascoltatore, al contrario della dolce Angel Grave particolare nelle sue melodie a cavallo tra sperimentazioni psichedeliche e un retrogusto art/progressive rock di ottima fattura riscontrabile anche nella sostenuta e accattivante Elise And The Bad Moon, più veloce e dalle sonorità più piene rispetto ad altre traccie qui presenti. Così se Virgin ci porta attraverso battiti e suoni più pressanti e Doll ci affascina con la sua sognante poesia, la melodica The Art Of Arranging Flower chiude il sipario del disco raccogliendo dentro di se tutti i fiori musicali lasciati per strada durante l'ascolto, diventando un equilibrato sunto delle sonorità, dei fremiti, delle atmosfere e delle carezze che questo disco ci ha presentato in tutta la sua durata.
Se vi va di nuotare in misteriose acque senza fondo, oppure se credete di conoscere tutti i linguagggi dei fiori, allora siete in parte obbligati ad ascoltare questo album in cui cieli e prati mutano colore e gli alberi cantano al vento le melodie di un'incessante poesia. Consigliato a chiunque ami sonorità particolari e di certo non convenzionali, perchè, detto tra noi, lasciarsi sfuggire sotto gli occhi un gruppo come questo è davvero un peccato, perchè raramente formazioni italiane riescono a toccare simili livelli artistici.