Formatisi tra il 2004 e il 2005 nella provincia di Modena, i giovanissimi ed ambiziosi Unripes propongono un hard rock particolarmente legato allo sleaze e al glam degli anni '80, trovando in band quali Motley Crue, Skid Row, Kiss e Twisted Sister i principali punti di riferimento.
Dopo una buona esperienza live ed un percorso evolutivo caratterizzato da cambi di line up ed una maggiore consapevolezza di ciò che i quattro ragazzi intendono fare e proporre, arrivano sul finire del 2007 alla loro prima uscita, grazie al presente demo auto-prodotto, intitolato Gutter Superstars.
Ciò che emerge chiaramente, fin da come si presenta il dischetto in questione, è una certa professionalità ed una grande ambizione, infatti Gutter Superstars contiene un mini-booklet con tanto di foto e testi, un cd leopardato in perfetto stile glam, una registrazione non impeccabile ma comunque più che accettabile considerando i limitati mezzi a loro disposizione, ma soprattutto ben sette brani capaci di inquadrare perfettamente la loro proposta.
E' principalmente il cantante Alessandro Serradimigni ad occuparsi della stesura dei brani, mostrando un songwriting già piacevole e di gusto ma ancora un po' acerbo, in quanto talvolta i brani tendono a risultare privi di quella giusta dose di personalità che permetta loro di distinguersi. E' questo il caso anche della buona e trascinante opener My Muse Is Called Rock'n'Roll, che nonostante i pregi già espressi rischia di risultare un brano come tanti altri nel suo genere, anche se sul finale i ragazzi piazzano un bel solo di basso dal sapore alla Bang Tango, mostrando buone idee e gusto.
Anche la tecnica dei quattro ragazzi appare buona, con la coppia Regna e Santoli a dettare i tempi e con il guitar-work ampiamente convincente di Pelillo, che si prodiga spesso in solos degni di nota, mentre sembra leggermente da migliorare l'esecuzione delle backing vocals e dei cori, come da perfezionare è la pronuncia della lingua inglese nel cantato, cosa questa ripetuta per quasi tutte le giovani band nostrane, ma essenziale per chi ha progetti ambiziosi, come sembra essere per gli Unripes.
Tra i brani si possono segnalare Darlene e Gutter Superstars, entrambe caratterizzate da buone parti strumentali e ritornelli catchy, ma in genere i brani funzionano e girano piuttosto bene, da I Want A Label, pezzo glam in possesso di un riff che ricorda i Black Sabbath, di un chorus esplosivo e dell'ottimo assolo di Pelillo, alla più aggressiva ed abrasiva Pray For Rock'n'Roll, fino alla delicata e malinconica ballad posta a chiusura Just Another Day.
Gli emiliani Unripes si mostrano quindi una giovane e promettente band del panorama hard rock nostrano, in possesso di buoni mezzi ed ampie potenzialità, anche se da mettere ancora pienamente a frutto.