Gli Underwater sono un giovane quintetto proveniente dagli Stati Uniti d'America, e precisamente dalla Pennsylvania dove si sono formati nel corso del 2003. Dopo alcune produzioni indipendenti, esordiscono adesso nel mercato internazionale grazie all'importante apporto della Megaforce Records con Forces, loro primo full-length.
Per l'occasione ci è stato fornito questo mini contenente tre brani per intero ed una serie di samples contenuti nell'ultima traccia Forces Samples, modalità che rende quanto mai difficile dare una precisa valutazione su questa nuova band emergente. Di sicuro la loro proposta è inquadrabile all'interno di quelle moderne tendenze in voga negli States fin dalla seconda metà dei ‘90, infatti il loro sound segue quella scia alternative e post-grunge di band come Hoobastank, un po' 3 Doors Down ed in misura ancora minore Incubus, concedendo tuttavia ampio spazio ad una buona dose di orecchiabilità che li porta spesso al limite del pop-rock.
Prodotto da David Bendeth, uno che ha lavorato con In Flames, Breaking Benjamin o As I Lay Dying, il debut degli Underwater sembra uno di quegli album che ha tutte le carte in regola per lanciare una scarsa manciata di pezzi in rotazione su MTV, sulle varie stazioni radio o magari come sigla di qualche series-TV, come Maybe Love, Red White And Blind e soprattutto Fallen One, le quali comunque non mostrano spiccate doti di originalità, pur lasciandosi ascoltare con estrema facilità e leggerezza.
Dall'ascolto della conclusiva Forces Samples sembrerebbe di potere intuire che l'album contenga meno filler di quanti solitamente sia possibile trovare in altri lavori dello stesso genere, dove solitamente il meglio viene dato in quel paio di tracce destinate poi a sfruttare i maggiori canali di promozione televisivi e radiofonici.
Un prodotto abbastanza gradevole e niente più, che pare maggiormente indirizzato ad un pubblico più adolescenziale, soprattutto americano.