Voto: 
7.7 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Urtovox/Audioglobe
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Alberto Anadone - chitarra, basso, basso fretless
- Davide Impellizzeri - batteria
- Gianmaria Aprile - chitarra, effetti, voce in Can You Pass The Acid Test?

Guests:
- Umberto Provenzani - voce in Reflecting Hope, Sever, Having A Bee In One's Bonnet, Floodland, Like A Weed e Evening Stops, Heart Beats, Ghosts Catch Fire
- Andrea Girelli - tastiera in Reflecting Hope, Sever, Crash, Blues For S.B., Having A Bee In One's Bonnet, Floodland e Like A Weed
- Andrea Ferraris - basso in Crash e Like A Weed
- Sara Poma - cori in Having A Bee In One's Bonnet e Evening Stops, Heart Beats, Ghosts Catch Fire
- Simone Fratti - doppio basso in Evening Stops, Heart Beats, Ghosts Catch Fire


Tracklist: 


1. Reflecting Hope
2. Sever
3. Crash (Staring At Car Crashing As Pure Musical Attitudes)
4. Blues For S.B.
5. Having A Bee In One's Bonnet
6. Floodland
7. Like A Weed
8. Can You Pass The Acid Test?
9. Evening Stops, Heart Beats, Ghosts Catch Fire

Ultraviolet Makes Me Sick

Stuck in the Room Full of Mirrors

Atmosfere pop arricchite da un sapore avant-gardistico e divagazioni psichedeliche dense delle architetture di un certo Post Rock sono gli elementi costituitivi del peculiare timbro raggiunto dagli Ultraviolet Makes Me Sick nel terzo capitolo discografico Stuck In The Room Full Of Mirrors.
Nel lungo cammino percorso dal trio pavese a partire dal 1999 sono state toccate tutte le sfaccettature del pensiero sperimentale, conciliando generi tradizionalmente differenti ed elevandoli ad un unico sound dal sapore onirico e dall’aspetto elegante.

Profondamente variegati dal punto di vista stilistico ed alimentati dal desiderio di cullare l’ascoltatore attraverso meandri raffinati e posati, gli Ultraviolet Makes Me Sick plasmano nove brani ricchi di intrecci complessi e strutture asimmetriche.
Due sono le venature principali di Stuck In The Room Full Of Mirrors, una più fluida e spontanea e l’altra più meditativa e drammatica ed entrambe concorrono a rendere l’album un piccolo gioiello del panorama indipendente italiano.
Un’altra sfera da tenere particolarmente in considerazione è quella legata alla registrazione di questo terzo parto della formazione pavese, giocato a cavallo tra un gusto psichedelico leggermente retro’ e le produzioni più vellutate del settore d’avanguardia: grande attenzione viene affidata alla cura delle sottigliezze e degli effetti sottostanti al tessuto principale, garantendo un risultato avvolgente e carico di emozioni.
Tra gli episodi più memorabili di Stuck In The Room Full Of Mirrors si distinguono le spettrali Sever e Like A Weed, che tracciano l’anima più riflessiva degli Ultraviolet Makes Me Sick mediante la valorizzazione delle sfumature Post Rock.
Risulterebbe impossibile limitare le influenze della band ad un unico genere, perché brani come Reflecting Hope, Crash e Floodland raffigurano un posato equilibrio tra elementi sperimentali (come le delicate spruzzate Free Jazz) e melodie di derivazione o pop o psichedelica.
Non può infine mancare una nota dedicata all’ambito vocale assunto dagli Ultraviolet Makes Me Sick (o meglio da guests come Umberto Provenzani dei News For Lulu e Sara Poma degli Emily Plays) nei pezzi che vedono l’accostamento di linee di cantato alle sezioni strumentali, poiché il timbro impiegato si divincola armoniosamente attraverso i costanti dialoghi di chitarra e gli acidi tappeti effettati, conferendo maggior coinvolgimento all’opera (basti approcciarsi alla conclusiva Evening Stops Heart Beats, Ghosts Catch Fire per provarlo).

In definitiva Stuck In The Room Full Of Mirrors non è un prodotto adatto al grande pubblico poiché intriso di una complessità interna che deve essere compresa nel profondo: trasportando infatti la mente al di là dei confini prestabiliti dai discutibili canoni di un certo panorama indipendente, gli Ultraviolet Makes Me Sick fanno propria una sensibilità spesso assente nel florido sottobosco underground italiano, una sensibilità che potrà stupire positivamente gli appassionati di una musica colta, ricercata e, purtroppo, di nicchia.

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente