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- Peter Steele – voce, basso
- Kenny Hickey – chitarra, voce
- Josh Silver – tastiera, sintetizzatore, voce
- Johnny Kelly – batteria, percussioni
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1. Dead Again
2. Tripping a Blind Man
3. The Profits of Doom
4. September Sun
5. Halloween in Heaven
6. These Three Things
7. She Burned Me Down
8. Some Stupid Tomorrow
9. An Ode to Locksmiths
10. Hail and Farewell to Britain
Dead Again
Che i Type O Negative abbiano fatto la storia di una particolare espressione del gothic metal è di fatto innegabile. Da qui però credere nella loro infallibilità è un passo troppo grande e il nuovo Dead Again, nonostante uno spunto simpatico – il pluri-assassinato e famigerato consigliere alla corte zarista Rasputin – mostra appieno i limiti di una band in piena crisi d’identità. Dispiace ammetterlo, ma le dieci tracce, dall’esito di abbondanti settantacinque minuti, sono del tutto prive di quella originalità e di quel carattere che aveva distinto in passato Steele & C. Il combo di Brooklyn si perde infatti tra i meandri più passivi e velleitari del doom old style – recuperando addirittura Black Sabbath – e buttando così nel dimenticatoio la storia musicale loro e di tutto un genere.
I Type O Negative poi a questa rispolverata affiancano addirittura spunti thrash, che fanno torcere il naso a chi collega il loro moniker a ben altre sonorità. Ne deriva più che altro una certa pesantezza dell’ascolto, testimoniata da un inizio non troppo brillante e da una terza monolitica e apparentemente interminabile The Profits of Doom. Questo titolo ha il merito in compenso di lanciare ogni tanto – nei quasi undici minuti di durata, ovvero un settimo del totale – degli spunti elettronici più gustosi, ma che non trovano però un adeguato approfondimento. Si possono segnalare volendo anche la più meditativa September Sun, l’intrigante e sensuale She Burned Me Down o forse la migliore These Three Things, ma con ciò rimane sostanzialmente immutata la condizione di stallo del platter. Emotivamente infatti non decolla mai, scorrendo anzi liscio e anonimo fin oltre l’ora e lasciando a bocca asciutta tutti quelli che confidavano nei TON per delle nuove trovate.