Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Leonardo Cammi
Genere: 
Etichetta: 
Frontiers Records
Anno: 
2005
Line-Up: 

- Bruce Turgon - voce, basso, chitarra ritmica, tastiere

- Rocket Ritchotte - chitarra

- Ronnie Montrose - chitarra

- Scott McKinstry - chitarra

- Denny Carmassi - batteria

- Lou Gramm, Ricky Phillips, Tom Gimbel - cori




Tracklist: 

1. Living a Lie

2. Any Other Time

3. Outside Looking In

4. Walk Thru Fire

5. Faith

6. Pleasure Dome

7. These Tears Must Fall

8. Weapons Of Love

9. On A Wing And A Prayer

10. Heart So Strong

11. The Last Time

12. Where Do We Go From Here

Turgon, Bruce

Outside Looking In

Compagno di lungo corso di Lou Gramm della super band Foreigner, di cui anch’egli ha fatto parte come bassista, Bruce Turgon torna a solcare i lidi della composizione per confezionare un nuovo album firmato interamente da sé (a parte l’intervento, in tre brani, dell’amico Gramm), anche dopo l’esaltante ma triste esperienza degli Shadow King.
Nel gruppo che partecipa alle registrazione di questo platter di ottimo AOR ci sono musicisti estremamente professionali come Denny Carmassi alla batteria (Heart, Whitesnake, Foreigner, Montrose), Rocket Ritchott alla chitarra solista (David Lee Roth, Stan Bush, Cher, Rick Springfield), Scott McKinstry alla chitarra solista (Lou Gramm Band), così come il bravissimo Ronnie Montrose, ovviamente sempre alla chitarra.
Ai cori troviamo nomi di tutto rilievo come il già citato Lou Gramm, Ricky Philips e Tom Gimbel.
Questo dispiegarsi di rock star e musicisti di indubbio spessore garantisce alle composizioni del bassista/cantante/tastierista Bruce Turgon di esser eseguite nellle condizioni migliori, con la giusta dose di professionalità.

Il sound di Turgon è basato su un hard rock molto melodico che sa sfornare autentiche gemme di enfasi interpretativa come Walk Thru Fire, in cui il basso di Bruce emerge in modo pressante o hit di tutto rispetto come l’iper-melodica e mediorientaleggiante These Tears Must Fall, un pezzo che pone in primo piano emozioni e melodie di elegante spessore; da segnalare, in questo frangente, anche le magiche parti di organo suonate sempre da Bruce, nonché l’ottimo chorus, che presenta un potenziale da hit parade non indifferente.
Colpisce positivamente anche l’anima pù trendy e innovativa di Turgon, che sfoggia con Weapons Of Love un pezzo moderno ma di sicura presa, che non disdegna buoni inserti elettrici e potenti, che esaltano i chitarristi intervenuti nell’esecuzione dell’album.
Purtroppo, nella ricchezza del materiale proposto, non mancano alcuni episodi meno interessanti che minano in parte il potenziale complessivo dell’album (pezzi deboli come On A Wing And A Prayer non fanno decollare il CD), ma chi vuole ascoltare e far suo del buon rock melodico, può provare ad ascoltare la nuova fatica di mister Bruce Turgon.

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