- Michael Thompson - chitarra, voce
- John Robinson - batteria, percussioni, voce
- Mark Williamson - voce, basso, backing vocals
1. Set My Spirit Free
2. Rivers Of Paradise
3. Hold On
4. Indiscretion
5. Gonna Be Some Changes
6. Only A Letter
7. Hard Time Love
8. One Good Woman
9. Love Comes Calling
10. Alimony Blues
Rivers Of Paradise
TRW è un acronimo che sta ad indicare le iniziali dei tre componenti di questo progetto che raduna il chitarrista Michael Thompson, infinite le sue collaborazioni in ambito hard ed AOR, che vanno da Meat Loaf a Robin Beck, da Robert Tepper a Doro e tanti altri ancora, il batterista John Robinson, per lui diverse collaborazioni e partecipazioni con artisti del calibro di Alice Cooper, David Lee Roth, Steve Perry, Robin Beck ed Eddie Money, e Mark Williamson, bassista e voce principale, che proprio insieme a Robinson sul finire degli anni '80 aveva dato vita al progetto Bridge 2 Far, di cui gli appassionati dell'AOR ricorderanno l'omonimo esordio.
Il trio americano in questo Rivers Of Paradise percorre le tipiche sonorità rock/blues destreggiandosi tra deviazioni southern ed aperture melodiche quasi AOR-oriented, dando così vita ad un sound che seppur in lontananza e con le debite distanze pare ricordare Bad Company e 38 Special.
L'iniziale e breve rock/blues soffuso di Set My Spirit Free è il preludio alla title-track, brano più dinamico e solare, in cui i tre si esibiscono in una impeccabile esecuzione, specie nelle ritmiche e nei cori, mentre il riffing ruvido e tagliente di Thompson eleva il chitarrista a protagonista principale ancor prima del veloce e pregevole assolo posto sul finire del pezzo, ed è ancora rock melodico intriso di blues con Hold On, caratterizzata da cori femminili e bluesy davvero efficaci.
Ottimo il riff che apre Indiscretion, come il drumming di Robinson che ricorda parecchio quello di Carmine Appice, ma il brano in sé si mantiene sulla stessa scia dei precedenti, lasciandosi ascoltare con piacere ma non apportando un contributo significativo nell'economia complessiva del lavoro, cosa che si riflette anche in altri episodi come Gonna Be Some Changes o la pur buona Hard Time Love, sempre dirette a sonorità melodic rock e southern con efficaci cori femminili. A differenziare la proposta ed evitare in tal modo uno scorrere troppo monocorde del platter ci pensano invece One Good Woman, pezzo che ricorda gli Aerosmith di Rag Doll con un mood blues ancor più accentuato, i due lenti Only A Letter e Love Comes Calling, pezzi più melodici che abbandonano per un po' i sentieri dell'hard n' blues alla Bad Company e del southern dei 38 Special, per dirigersi invece verso sonorità più melodiche ed in linea con i Journey, infine si chiude con Alimony Blues, altro bel brano di arido blues che riporta il lavoro alle sue principali coordinate.
Onesto e piacevole lavoro di rock tipicamente a stelle e strisce, in cui vengono riversate tutte le passioni e le influenze dei tre protagonisti del progetto, che vanno dall'AOR west-coast al blues al southern rock. Rivers Of Paradise risente forse della mancanza di particolari picchi qualitativi, rischiando un po' di stagnare nella sua parte centrale, ma che nel complesso risulta costante e ben equilibrato.