- Bobby Kimball - voce
- Steve Lukather - chitarra, voce
- David Paich - tastiera, voce
- Simon Phillips - batteria
- Mike Porcaro - basso
- Greg Phillinganes - tastiera
1. Falling In Between
2. Dying On My Feet
3. Bottom Of Your Soul
4. King Of The World
5. Hooked
6. Simple Life
7. Taint Your World
8. Let It Go
9. Spiritual Man
10. No End In Sight
Falling in Between
Dopo sette anni dal precedente album da studio intitolato Mindfields i leggendari Toto tornano sui palcoscenici mondiali con una album nuovo di zecca, Falling In Between, che è anche la loro diciottesima release ufficiale. Il nuovo album esce per la Frontiers e con questo colpaccio la label italiana si aggiudica un altro fra i più grandi nomi del rock melodico mondiale, dopo il contratto fatto firmare ai Journey.
Falling In Between è un CD che ci presenta i Toto come una grande tribù di professionisti seri e profondi. Oltre alla line-up che già conosciamo infatti i musicisti hanno voluto far intervenire, con vari camei, artisti di altrettanta fama che impreziosiscono con la loro presenza un songwriting di qualità già altissima.
Come sempre, ma soprattutto per questa release, l’amalgama del sound dei Toto è complessa ed articolata, quasi prog in certi frangenti, e mescola svariati generi, dal funk-jazz al rock, dal prog all’hard rock, donandoci un album di spessore che difficilmente uscirà presto dal vostro stereo.
Il CD inizia nel migliore dei modi con la titletrack, Falling In Between, brano rock possente, che si basa sul riffing roccioso del leggendario Steve Lukater.
La seconda song, Dying On My Feet, svela uno degli assi della band, con un sound rock-jazzato veramente accattivante; il brano è impreziosito dall’intervento, nella seconda parte della sezione fiati dei Chicago (Lee Loughnane, James Pankow, Walt Parazaider).
Con Bottom Of Your Soul (singolo apripista del CD) abbiamo poi la prima ballad, un pezzo di buona presa, elegante e non scontato, in cui possiamo ascoltare la bella voce di Lukater duettare con l’ospite Joseph Williams; punti di forza del pezzo sono anche il bellisismo assolo acustico di Steve e le percussioni di un altro ospite, Lenny Castro, che donano al brano un’atmosfera più soffusa e avvolgente.
Dopo il rock divertente ed efficace di King Of The World arriviamo all’ottimo Hooked, brano di rock funkeggiante e complesso, che presenta una gamma di soluzioni da scoprire ascolto dopo ascolto; fra gli altri possiamo ascoltare l’intervento del flauto dell’ospite Ian Anderson.
Continuando ad ascoltare la tracklist, che presenta solo ottime canzoni giungiamo anche al pezzo più deciso e rock del contesto, ossia la robusta Taint Your World, che presenta un riffing rock’n’roll e passaggi di tastiera veramente efficaci, che sanno arrotondare la cattiveria del riffaccio. Ottimo pezzo.
I tastieristi che dominano in questo CD, da David Paich al nuovo Greg Phillinganes (ex Stevie Wonder, Phil Collins, Eric Clapton) più gli interventi dell’ex e ospite Steve Porcaro, sono uno dei punti di forza del disco, così come la voce sublime di Bobby Kimball, un cantante di qualità veramente superiore; le sue interpretazioni fanno alzare di qualche punto tutte le song in cui si esprime (infatti si cimentano alla voce, anche Lukater e David Paich).
Ancora grande classe con Let It Go, un rock jazzato in cui anche Mike Porcaro, al basso, si ritaglia una parte da leone, insieme a David Paich, che canta il brano.
Ma non è finita; la tracklist di Falling In Between presenta ancora gemme a tutto tondo come la lenta Spiritual Man, soffusa ed elegante, con Paich e Kimball alla voce (l’alternarsi dei loro due timbri di voce è favoloso); i brano viene arricchito da parti di sax.
Insomma, dopo la lunga pausa che i Toto si sono presi, la voglia di proporre ottima musica è ancora tanta e Falling In Between lo conferma in pieno. Bentornati Toto.