Alessandro Rizzato
Kevin Parrino
Giacomo Giunchedi
Pitch
Luxard
O.A.U.
Tripolar Bears
##PAP
Tr2
Kendo
Avesom
Di pop vi è solo il nome, mutuato da quello di un gatto dei cartoon con la cravatta rossa che parla con accento tedesco; al di là di questo, nessun'altra facile catalogazione per i Torakiki se si eccettua quella generica di elettronica.
Le più significative esperienze IDM dei novanta incontrano in Avesom la wave più glaciale degli ottanta e i suoni digitali della club culture del nuovo millennio - glitch e vocoder compresi – riesumano quella strana nicchia ambient/new age elettronica di serie B in cui proprio una frangia italiana di producer - due decenni fa o forse più - osava molto, sperimentando anche dei cantati femminili e incuriosendo più i cultori di hi-fi che non gli appassionati di musica.
Sono asettici ma allo stesso tempo virali i Torakiki, partono da una rigorosa educazione krauta per poi arrivare anche alla cassa dritta ma non si troverà nulla qui dentro di spendibile sui più comuni dancefloor.
Il risultato è straniante e originale per quanto gli elementi da cui si attinge siano ampiamente conosciuti, il mèlange a cui il trio dà vita è molto raffinato, bit & click degni di nomi d'altri tempi.
Bravi e vincenti, Kierkegaard avrebbe sorriso e approvato.