- Mikko Kotamäki - voce
- Juha Raivio - chitarra
- Markus Jämsen - chitarra
- Matti Honkonen - basso
- Aleksi Munter - tastiera
- Pasi Pasanen - batteria
1. Don't Fall Asleep (Horror Pt. 2) (edit) (04:56)
2. These Low Lands (05:54)
3. Don't Fall Asleep (Horror Pt. 2) (07:41)
Don't Fall Asleep (Horror Pt. 2)
Tornano gli Swallow The Sun con questo antipasto del loro terzo album, Hope, in uscita a breve. Per questa band che, forte di un ottimo esordio e un buon secondo album, balla sulla linea che divide giovane gruppo promettente da realtà è un passo cruciale e inizia da questo mini. Quale modo migliore esiste per fare sbavare i fan, se non il seguito di Swallow (Horror Pt. 1), una delle migliori tracce del loro esordio The Morning Never Came? Nessuno, appunto.
La struttura di questo mini non è diversa da quella del singolo apripista di Ghost Of Loss (Forgive Her…) eccezion fatta per l’aggiunta della versione edit della title track: è composto da una canzone dell’album e da una cover. Ma passiamo all’analisi delle due tracce che compongono questo mini. Il piatto forte è senza ombra di dubbio la title track. Don’t Fall Asleep (Horror Pt. 2) non ha grandi similitudini con Swallow, ma riprende le coordinate stilistiche del primo album, in particolare la seconda metà. Non si vede più l’immensa ombra dei My Dying Bride che aleggiava sulle tracce di Ghost Of Loss e questo non può che essere un bene. Il riff che introduce la canzone è Swallow The Sun al 100%, piacevolissimo, melodico e carico. Un arpeggio etereo continua la staffetta e si fa cuscino dove poggerà la voce clean, malinconica e dolce. Ed è qui che l’ascoltatore reclama la potenza, le chitarre distorte come naturale conseguenza nella musica del gruppo. Si viene immediatamente accontentati, e in che modo! La sezione in questione è a dir poco splendida, tappeto ritmico cadenzato, chitarra lead che tesse una trama ammaliante, growl cavernoso e tastiere che vanno a sottolineare il tutto in modo sublime. Da qui in poi è tutto in discesa, basta lasciarsi cullare dalla voce clean, avere la pelle d’oca con la ripartenza, farsi annichilire dalla parte cadenzata ed infine lasciarsi trasportare dal finale malinconico che ci porta a un piano spettrale ed archi. Traccia promossa a pieni voti, emozionante e calda nella sua glacialità. These Low Lands è in realtà una cover di Alavilla Mailla del Trio Niskalaukaus e può vantare di un guest d’eccezione: Tomi Joutsen degli Amorphis. La canzone è molto piacevole, e sembra in realtà una via di mezzo tra gli Amorphis meno elettronici rallentati (molto probabilmente per la presenza del singer) e lo stile proprio degli Swallow The Sun.
Questo mini, dal punto di vista musicale, è davvero ottimo, e se queste sono le premesse Hope rischia di essere un disco eccellente e, chissà, magari anche la meritata consacrazione per questo gruppo. Meritata perché hanno saputo creare un loro stile personale basato su un doom canonico affiancato da ottime melodie malinconiche. Dopo pochi secondi di canzone, se si conosce il gruppo, ci si accorge immediatamente che sono loro grazie al trademark del loro suono e per un gruppo giovane questo è un vanto. Abbiamo parlato del lato musicale, purtroppo le stesse parole di elogio non possono essere spese per il prodotto in se; certo l’artwork è magnifico e tutto ma una canzone che si troverà sull’album e una cover non valgono la spesa, a meno che non si sia davvero impazienti o si voglia avere tutto del gruppo. Se dal punto di vista qualitativo questa uscita meriterebbe un 85 non si può non tener conto della pochezza quantitativa del prodotto stesso in rapporto al prezzo.