- Chriss Cornell - voce, chitarra
- Matt Cameron - batteria
- Ben Shepherd - basso
- Kim Thayil - chitarra
1. Rusty Cage
2. Outshined
3. Slaves & Buldozers
4. Jesus Christ Pose
5. Face Pollution
6. Somewhere
7. Searching With My God Eye Closed
8. Room A 1000 Years Wide
9. Mind Riot
10. Drawing Flies
11. Holy Water
12. New Damage
Badmotorfinger
Verso la fine degli Ottanta i Soundgarden erano la punta di diamante della Sub Pop, e gli unici che sapessero realmente suonare. Dopo qualche singolo e un EP per l'etichetta di Seattle ed un LP per la SST, i quattro approdano ad una major, la A&M. Per questa etichetta nel 1989, Cornell e compagni, pubblicano Louder Than Love, lavoro che mostra una certa evoluzione rispetto al precedente Ultramega Ok. Poi è il turno di Badmotorfinger, un album che pur non presentando evoluzioni stilistiche si mostra molto convincente, e che nel quale, per la prima volta, compare Ben Shepherd al basso al posto di Yamamoto.
Una lead guitar acida apre le danze per l'iniziale Rusty Cage, pezzo sostenuto con un ottima sezione ritmica sulla quale la voce del cantante Chriss Cornell tesse un tappeto melodico tutt'altro che monotono. Verso la fine il ritmo si fa più cadenzato e la melodia si adagia al riff di chitarra per poi sfumare nel finale. Outshined riprende dove aveva finito la precedente canzone; I riff sono perfettamente bilanciati tra Led Zeppelin e Black Sabbath anche grazie alla tonalità della voce di Cornell che fa da ponte tra la cupezza del sabba nero e l'apertura orientaleggiante del dirigibile. Il riff cavernoso del basso di Shepherd è la colonna portante di Slaves & Buldozers, pezzo dall'andatura cadenzata nel quale, se si presta attenzione, ci si accorge della bravura di Cameron dietro le pelli che rifinisce con cura il ritmo della canzone. Una chitarra al limite del rumore fa da apripista ad una delle migliori canzoni del lotto; Jesus Christ Pose mette sotto il riflettore sia Cameron, che tesse un muro ritmico davvero incredibile, sia Cornell che libera la sua voce in viaggi lisergici non indifferenti. Face Pollution è un pezzo corto ma abbastanza tirato che passa un po’ inosservato, non per pecche compositive o tecniche, ma perché si trova in mezzo a due capolavori quali Jesus Christ Pose e Somewhere. Quest'ultima si apre con la voce di Cornell che parte dal basso per arrivare a strozzarsi urlando le prime parole della canzone. Il pezzo è costruito su un ritmo abbastanza calmo dove la chitarra si muove liberamente su riff davvero favolosi, e la voce del cantante resta comunque ad una certa altezza.
Il secondo lato dell'LP, o comunque la seconda parte del cd, si apre con la splendida Searching With My Good Eye Closed, che è introdotta da un riff distorto all'inverosimile e da una frase parlata. Il pezzo è come al solito mutevole, e la voce di Cornell sembra, dopo essere stata calma nella maggior parte del pezzo, voler raggiungere cime ancora inesplorate. Un altro grande pezzo è la successiva Room A Thousand Years Wide, 100% stile Soundgarden, con lead chitarristici al limite del rumore, ottima sezione ritmica, e testi favolosi. I pezzi migliori sembrano essere quelli firmati dal solo Cornell (Rusty Cage, Outshined, Searching With My Good Eye Closed), e la riprova è la fine Mind Riot; mid - tempo con bei fraseggi chitarristici, sempre varia e mai scontata. Matt Cameron non sbaglia un colpo e riesce, in Drawing Flies, a rendere alla perfezione il ritmo di un riff Blues modellato sullo stile Metal; bello lo stacchetto senza chitarra, che lascia in primo piano il basso del neo arrivato Shepherd. Holy Water, pezzo con riff a "singhiozzo", e New Damage, caratterizzato da chitarre lisergiche e riff degni del sabba nero, chiudono bene l'ora trascorsa sulle note di questo Badmotorfinger.
Un 85 ampiamente meritato. Dodici tracce di alta qualità compositiva e tecnica, che mostrano comunque spiragli per ulteriori miglioramenti futuri.