Voto: 
7.4 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2004
Line-Up: 

- Alessio Barrichello - voce

- Luca Pace - chitarra

- Denis Pace - basso

- Yuri Rossi - batteria




Tracklist: 

1. Behind a
Life

2. Grieved

3. Torque

4. Mine

Sin of Silence

Sin of Silence

I Sin of Silence rappresentano una di quelle nuove realtà che si stanno distinguendo in Italia nel genere Cross-Over/Alternative Rock, traendo ispirazione dagli insegnamenti di Tool, A Perfect Circle e Mudvayne. La musica del quartetto è carica di potenza, come anche di mistero e ricca di toni inaspettati e inattesi, come l’inserimento di punte psichedeliche che sfociano in sezioni più dure e metalliche. I Sin of Silence rifiutano il concetto di canzone, proprio come spesso accade in molte composizioni del genere, cercando di proseguire ogni brano con trovate sempre nuove, poco collegate alle precedenti, ma estremamente azzeccate.

Le melodie dei Tool di Ænima e Lateralus sono rivisitate completamente nelle parti di basso, che rimane sempre lo strumento portante di ogni traccia e che garantisce una buona prestazione per quanto riguarda la sezione ritmica.
Ovviamente è privilegiata anche la batteria, con i suoi tamburi contorti a disegnare spesso tempi dispari e a delineare l’andamento della composizione.
La produzione del demo omonimo Sin of Silence stupisce per la sua efficacia, evidenziando tutti gli strumenti e la voce del cantante, capace di variare da uno pseudo-growl ad altri timbri più sommessi nei passaggi di quiete.
I quattro capitoli in cui si struttura questo secondo demo della band italiana ricalcano un Alternative raffinato, risultando dotati di un song-writing ben evoluto nelle sue componenti, con la chitarra ad esibirsi in stoppate coinvolgenti. L’atmosfera creata è molto legata alle sonorità d’oltreoceano, quelle delle grandi metropoli americane in cui i musicisti cercano di trasgredire con il loro Rock malato e ai limiti del follia: alcune zone di ciascun pezzo conferiscono una certa angoscia che accompagna gli sviluppi successivi, incalzando notevolmente con i loro ritmi dispari o fuori dalla normalità.

Insomma una buona crescita per la band dal primo demo che aveva fruttato la vincita del concorso “Brescia on Line” con il brano Illusion: certamente si percepisce parecchio l’ispirazione ai Tool e agli A Perfect Circle sia nell’approccio della parte strumentale sia nell’espressività della voce alla James Maynard Keenan, ma Sin of Silence costituisce un enorme passo avanti per fare avvicinare le bands nostrane al panorama americano, spesso alquanto strano, ma a volte assai innovativo.
Nei suoi venti minuti di durata il demo si dimostra all’altezza con i lavori delle celebri formazioni sopra citate, nonostante pecchi nella costituzione di una struttura e di una forma, sempre ricercabili nei capolavori dell’Alternative e qui un po’ oscurati dalla scelta di sconvolgere l’idea di canzone.


CONTATTI:

sinofsilence@hotmail.com

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