- Deamonskald – Tutti gli strumenti, Voce
1. Nights All Nine
2. Midwinter Sacrifice
3. Blood Of The North
4. Black Sun's Bane
5. Eternal Return
6. Sleep Of The Sword
7. Sonatorrek
8. Godsaga
9. Distant Northern Shore
Godsaga
Terzo disco per la one-man band canadese Sig:Ar:Tyr, che continua il suo percorso artistico incentrato su temi lirici d'origine mitologica e vichinga, commentando i propri brani anche con citazioni prese dall'Hávamál (parte dell'Edda poetica) o dalla Egils saga, una delle più apprezzate saghe islandesi, il cui personaggio principale campeggia anche sulla copertina del disco.
“Godsaga” è un album che si pone in continuità, non solo lirica ma anche musicale, con quanto presentato da Daemonskald nei due dischi precedenti: un Viking Metal che ha i suoi punti di riferimento nell'epicità di Bathory, nella cupezza dei Primordial e nelle influenze acustiche delle ballate di Falkenbach.
Si tratta di un sound ancorato alla tradizione Metal, di grande equilibrio: le frequenti sezioni acustiche, i tempi rilassati, gli assoli ben ponderati lo mantengono legato all'Epic, mentre la voce roca e l'atmosfera greve e oscura lo avvicinano a lidi più legati al Pagan Metal d'estrazione estrema.
Rispetto a “Beyond the North Winds” (2008), si è nuovamente ridotto lo spazio riservato all'impostazione vocale pulita, qui presente quasi esclusivamente nella ballata introduttiva “Nights All Nine” – altrove in “Godsaga” è uno screaming rauco e soffocato a condurre i giochi, cosa che conferisce al disco un'aria più tetra e ombrosa rispetto al suo immediato predecessore.
Ad allentare la tensione sono i vari spezzoni strumentali del disco, quali “Black Sun's Bane” e “Sonatorrek” ad esempio: quiete evoluzioni di chitarra acustica emergono da foschi sfondi corali (sintetizzati), infine lasciando – la maggior parte delle volte – spazio ad un piacevole assolo di chitarra elettrica, come da tradizione Sig:Ar:Tyr.
La diarchia tra chitarra acustica ed elettrica continua quindi ad essere, come sempre, il fondamento del suono del progetto canadese: è un meccanismo che funziona ottimamente, grazie anche alla buona padronanza degli strumenti ma, in generale, “Godsaga” non ha nulla di nuovo da offrire rispetto a quanto già fatto sentire nei due full-length precedenti, conservando praticamente tutti i tratti distintivi di “Beyond the North winds” (che quindi rimane, per chi scrive, il migliore dei tre episodi) e “Sailing the Seas of Fate” senza aggiungere niente di rilevante.
Il crescendo tecnico-compositivo culminato con l'album del 2008 sembra essere insomma arrivato ad un momento di stallo con questo “Godsaga”, indubbiamente piacevole e sicuramente buono ma mancante di particolari progressi rispetto a quanto già prodotto in passato. Piuttosto che avanzare ulteriormente, difatti, il polistrumentista canadese ha scelto di sintetizzare in questa sua nuova release le varie caratteristiche del suo progetto, tornando ai toni più tenebrosi del debutto (le considerazioni fatte sull'impostazione vocale) e compattando i brani acustici in maniera migliore rispetto a quanto fatto sul secondo album, dando a “Godsaga” grande unità e coesione (com'è giusto che sia, visto che si tratta di un concept-album) ma anche sfruttando le migliorie nel songwriting che “Beyond...” aveva apportato all'ancora acerbo suono di “Sailing...”.
Questo terzo album dei Sig:Ar:Tyr è quindi consigliato agli amanti della band (comunque pochi rispetto alla bontà della proposta del gruppo e in relazione alla qualità media del settore) e a chi apprezza a fondo il genere senza ancora conoscere il progetto di Daemonskald.
LINKS PER L'ASCOLTO
Brani interi (mp3):
- Blood of the North
- Eternal Return