Ritornano sulle scene anche gli americani Shooting Star dopo alcuni anni di assenza con un album come Circles, che rinvigorisce la fama della band quale autrice di hit melodici di buon impatto radiofonico.
La prima sorpresa di questo lavoro targato Frontiers (che ora annovera fra le sue fila l’ennesima leggenda melodic rock) sta proprio nella produzione affidata a Van McLain, storico chitarrista del gruppo e non più alle mani dei produttori che nel passato hanno reso grande il nome Shooting Star; in questo caso Van si è comunque fatto aiutare da persone valide come Kevin Elson per quanto riguarda il mixing.

La caratteristica che colpisce è un ammorbidimento del sound della batteria, meno robusto del solito; al contrario vengono esaltate le linee melodiche, soprattutto della voce.
Parlando di singer facciamo registrare la presenza di Kevin Chalfant (che ha cantato fra gli altri con gruppi come Two Fires, Shadows Fade, 707, ecc.) al posto dello stagionatissimo Keith Mitchell; il “nuovo” singer mostra tutte le sue qualità con interpretazioni cristalline che si adattano alle differenti anime delle varie song.
Della formazione originaria degli Shooting Star abbiamo oltre a McLain, il bassita Ron Verlin e il batterista Steve Thomas.
Come abbiamo affermato, la melodia tende a farla da padrona in questo album che annovera diversi pezzi di grandissimo impatto a partire dall’opener Runaway per continuare con George’s Song, un pezzo emozionante dedicato da McLain a Gorge Harrison, chitarrista dei Beatles; da sottolineare l’apporto e le partiture godibili del violinista Shane Michaels.
Unico e particolare è poi Trouble In Paradise, che presenta linee melodiche e vocali abbastanza fuori luogo per il gruppo e ci consegna un pezzo pop rock veramente di gran qualità, con una linea vocale struggente.

Rispetto alle release degli anni scorsi, fra tutte ricordiamo album stupendi come Silent Scream o Burning, usciti a metà anni ’80, i nuovi Shooting Star puntano sulla melodia e su partiture meno energiche ma tutti gli amanti dell’AOR possono andar sul sicuro sul lavoro di un gruppo che difficilmente tradisce le aspettative.