Federico Intini (voce)
Donatello Deramo (chitarra)
Francesco Petitti (basso)
Davide Morelli (batteria)
Supernova
Enfant Prodige
Senza Vestiti
Gli Astri
Superstiti
America
Bang
Bang testimonia quel momento di felice leggerezza che si può provare quando si ha vent'anni e sulle spalle c'è solo il peso di un primo e.p. a gravare.
I Senhal si dicono ispirati al cantautorato ed all'indie rock nostrani ma il risultato è molto più vicino al pop di quanto i due generi citati da soli riescano ad essere.
Atto primo, questo sparo, che indica già una notevole voglia di farsi sentire, di emergere, tradita da quella tendenza alla perfezione più o meno consapevole che traspare nella voce un pò impostata, un pò controllata.
Certa pop-wave italiana, quella immediatamente successiva al prog di decenni ormai dimenticati, ha utilizzato la voce assecondandone le medesime modalità espressive e realizzando cose molto ambiziose che tanto han dato allo showbiz nazionale.
Allora incoraggerei in tal senso i Senhal, spingendoli di più verso le soluzioni pop de Gli Astri, Supernova ed Enfant Prodige mentre li metterei in guardia dalle insidie delle marcette come in Superstiti, che in questo paese ne abbiamo anche troppi di saltimbanchi nazionalpopolari.
Forti delle loro notevoli capacità melodiche, all'altezza delle loro stesse mal celate aspettative, il prossimo album dei Senhal potrebbe anche essere notato in ambiti più estesi dello stesso indie rock che indicano ma che non sembra appartenere loro più di tanto, mentre quella forte vena pop cresce...