- Geddy Lee - voce e basso
- Alex Lifeson - chitarra
- Neil Peart - batteria
DVD 1
1. R30 Overture (06:35)
- Finding My Way
- Anthem
- Bastille Day
- A Passage To Bangkok
- Cygnus X-1
- Hemispheres
2. The Spirit Of Radio (05:03)
3. Force Ten (04:49)
4. Animate (05:53)
5. Subdivisions (06:10)
6. Earthshine (05:44)
7. Red Barchetta (06:53)
8. Roll The Bones (06:07)
9. The Seeker (03:47)
10. Tom Sawyer (05:02)
11. Dreamline (05:17)
12. Between The Wheels (06:09)
13. Mystic Rhythms (05:29)
14. Der Trommler (08:50)
15. Resist (04:37)
16. Heart Full Of Soul (02:52)
17. 2112 (Overture/Temples Of Syrinx/Grand Finale) (08:08)
18. Xanadu (06:57)
19. Working Man (06:44)
20. Summertime Blues (03:48)
21. Crossroads (03:12)
22. Limelight (04:40)
DVD 2
Interviews:
1. 1979 - Hamilton, Ivor Wynne Stadium (09:58)
2. 1981 - Le Studio, Quebec (13:00)
3. 1990 - Artist Of The Decade Interviews (15:30)
4. 1994 - Juno Hall Of Fame Induction (17:33)
5. 2002 - Vapor Trails Tour Interview (12:50)
The Anthem Vault:
6. Fly By Night (03:19)
7. Finding My Way (MPEG1 From Rock Concert) (04:22)
8. In The Mood (MPEG1 From Rock Concert) (03:18)
9. Circumstances (03:42)
10. La Villa Strangiato (10:12)
11. A Farewell To Kings (05:52)
12. Xanadu (11:08)
13. The Spirit Of Radio (Soundcheck - Ivor Wynne Stadium, 1979) (01:01)
14. Freewill (Toronto Rocks, 2003) (05:33)
15. Closer To The Heart (Canada For Asia, 2005) (03:26)
Easter Eggs:
16. Alex's Interview For Artist Of The Decade (01:24)
17. Rush Hits St. John's (02:35)
CD 1
1. R30 Overture (06:42)
- Finding My Way
- Anthem
- Bastille Day
- A Passage to Bangkok
- Cygnus X-1
- Hemispheres
2. The Spirit Of Radio (05:05)
3. Force Ten (04:49)
4. Animate (05:49)
5. Subdivisions (06:09)
6. Earthshine (05:41)
7. Red Barchetta (06:49)
8. Roll The Bones (06:22)
9. The Seeker (03:27)
10. Tom Sawyer (05:00)
11. Dreamline (05:20)
CD 2
1. Between The Wheels (06:17)
2. Mystic Rhythms (05:22)
3. Der Trommler (09:01)
4. Resist (04:33)
5. Heart Full Of Soul (02:44)
6. 2112 (Overture/Temples Of Syrinx/Grand Finale) (08:23)
7. Xanadu (06:43)
8. Working Man (06:13)
9. Summertime Blues (03:41)
10. Crossroads (03:13)
11. Limelight (04:57)
R30: 30th Anniversary World Tour
Dopo il clamoroso successo del DVD Rush In Rio, Geddy Lee, Alex Lifeson e Neil Peart comprendono quanto sia ormai indispensabile puntare sul formato digitale, l’unico capace di riprodurre in maniera quasi perfetta i fenomenali concerti del three piece canadese. Quale occasione migliore per registrare un nuovissimo DVD se non l’imminente tour celebrativo? Già, perché nel 2004 i Rush si accingono a festeggiare a modo loro qualcosa come trent’anni di carriera, trent’anni ricchi di successi e soddisfazioni, ma anche di periodi meno felici (vedi le tragiche vicende familiari di Neil) ed ostacoli da superare con grinta e perseveranza. La tournee, ormai passata alla storia per la prima data italiana di sempre del combo, dura ben quattro mesi e permette alla band nordamericana di calcare i palchi più importanti di Stati Uniti ed Europa. R30: 30th Anniversary Tour, questo il titolo scelto per la pubblicazione, esce nel novembre 2005 in due diversi formati: uno di base, contenente i due DVD, ed uno speciale, che oltre ai DVD include anche un doppio CD del medesimo live, due plettri esclusivi targati Rush e la riproduzione di un backstage pass adesivo, il tutto racchiuso in una lussuosissima confezione cartonata, con tanto di libretto stracolmo di vecchie fotografie. Inutile dire che per i fan del gruppo l’edizione speciale rappresenta un vero must, vuoi per i maggiori contenuti, vuoi per la forma in cui essi vengono offerti. Nella qui presente recensione ci dedicheremo proprio a quest’ultima versione di R30: 30th Anniversary Tour, un’uscita che, a prescindere dagli extra aggiuntivi, nessuno dovrebbe lasciarsi scappare.
LO SHOW:
Lo show da cui viene realizzato il DVD è quello della Festhalle di Francoforte, in Germania. La compostezza del popolo tedesco è nota in tutto il mondo ed il pubblico presente al concerto non fa eccezione. Stupido aspettarsi quindi un’accoglienza sullo stile di Rush In Rio, dove i fan brasiliani sembravano davvero infervorati alla presenza del gruppo canadese. Ne consegue una sensazione iniziale di maggiore intimità rispetto alla precedente pubblicazione, merito anche dell’ambiente chiuso. Non bisogna comunque lasciarsi ingannare: il palazzetto di Francoforte è gremito in tutti gli ordini di posto, e le poche inquadrature integrali sul pubblico lo dimostrano ampiamente. Le telecamere si concentrano maggiormente su Geddy, Alex e Neil, offrendo perciò un approccio piuttosto differente rispetto al pur ottimo Rush In Rio. La predilezione verso l’una o l’altra impronta stilistica dipende unicamente dal gusto personale del singolo... Passiamo ora all’esibizione vera e propria, la quale si apre con una classica e sempre divertente introduzione animata. Segue poi una sorta di spassosa scenetta che ha per protagonista il regista del DVD Jerry Stiller (padre del ben più famoso Ben), nella quale, fra le altre cose, viene rimproverato al gruppo il fatto di non eseguire mai A Passage To Bangkok dal vivo. E invece A Passage To Bangkok arriva quasi immediatamente, inclusa, insieme a passaggi di Finding My Way, Anthem, Bastille Day, Cygnus X-1 e Hemispheres, nell’avvincente strumentale R30 Overture. Il concerto prosegue ripescando dal passato brani divenuti storici: The Spirit Of Radio, Red Barchetta, Tom Sawyer, Working Man, solo per citarne alcuni. Per diversificare la release da Rush In Rio, il combo canadese ha optato per l’esclusione di alcune canzoni eseguite durante la performance (Bravado e YYZ su tutte), decisione questa non troppo apprezzata, ma ad ogni modo condivisibile. Dal punto di vista scenico, invece, siamo alle solite: i Rush, attraverso un sapiente uso di luci, video e colori, si dimostrano ancora una volta fra i migliori del mondo in questo campo. Particolarmente azzeccato, a metà concerto, il filmato raffigurante l’immancabile draghetto e le sue vicende, mentre di grande impatto è l’effetto visivo creato durante la fase iniziale di Dreamline. Il combo, da parte sua, si mette in evidenza per tecnica, presenza scenica e voglia di scherzare, tre elementi ormai scontati quando si parla di Rush in sede live. A farla da padrone è chiaramente Mr. Peart, che, dietro le pelli, incanta e delizia il pubblico teutonico per tutto l’arco dello show. E’ suo il solo intitolato Der Trommler (corrispondente tedesco del brasiliano O Baterista), avvincente monologo strumentale dalla durata di oltre nove minuti. Per quanto riguarda gli aspetti puramente tecnici del DVD, l’immagine è sempre cristallina e l’audio, sia nella modalità Stereo che in quella Dolby Digital 5.1, raggiunge livelli addirittura superiori a Rush In Rio. Inutile andare ad analizzare minuziosamente ogni singolo passaggio del lavoro; esso va gustato traccia per traccia, senza fretta né interruzioni, a volumi possibilmente alti e soprattutto con la consapevolezza di avere davanti a sé una delle migliori band sul pianeta.
INTERVIEWS:
Le interviste disponibili sul secondo DVD sono ben cinque, nessuna delle quali, purtroppo, dotata di sottotitoli. E’ un elemento, questo, da non sottovalutare, anche perché l’inglese parlato dai giornalisti e dal gruppo non è dei più elementari. La velocità con cui vengono poste le domande, nella prima intervista ad esempio, non permette all’italiano medio di seguire il discorso in maniera perfetta. Anche quando il microfono passa a Neil, nel corso dei vari video, la parlata subisce una netta accelerata, tanto da non consentire una comprensione chiarissima. Escludendo l’aspetto sottotitoli, le cinque interviste si rivelano comunque interessanti, sebbene alcuni passaggi possano essere apprezzati soltanto dai grandi appassionati del gruppo. Il primo filmato ci riporta nel 1979, all’Ivor Wynne Stadium di Hamilton (Ontario, Canada), con un giovanissimo Geddy Lee letteralmente bersagliato dalle domande di un focoso giornalista. La registrazione è quasi amatoriale e sullo sfondo si intravedono persino dei tecnici alle prese con il palco. Con un balzo in avanti di appena due anni, ritroviamo Geddy, stavolta accompagnato da Neil e Alex, in uno studio discografico del Quebec. Non rinunciando comunque a ridere e scherzare, il trio dimostra qui grande sicurezza di sé (impressione accentuata forse dal bizzarro look in voga all’epoca in casa Rush). Il 1990 è l’anno in cui viene girato il terzo filmato; i Rush sono ora i grandi artisti che conosciamo oggi: umili, simpatici e professionali. L’occasione per registrare l’intervista è l’ambito premio Artist Of The Decade, assegnato appunto ai Rush. Passano ancora quattro anni ed è la volta di un nuovo riconoscimento: i Rush entrano meritatamente nella Juno Hall Of Fame. Il filmato mostra così la presentazione del gruppo, la premiazione e le successive dichiarazioni dei tre diretti interessati (memorabile quella di Alex). L’ultima intervista risale invece al 2002, quando il combo canadese era impegnato nel promuovere l’appena uscito Vapor Trails. I soli Geddy e Alex descrivono il modo in cui si sono riavvicinati dopo le tragiche vicende legate a Neil e come sono arrivati ad incidere il nuovo disco. Quest’ultima conversazione ricorda da vicino il secondo DVD di Rush In Rio, senza comunque intaccare il reale valore della sezione di cui fa parte.
THE ANTHEM VAULT:
Altre chicche del secondo DVD sono contenute nel reparto denominato The Anthem Vault. Si tratta di dieci videoclip risalenti a momenti diversi della carriera del gruppo. Si va dall’indimenticabile Fly By Night del 1975 alla toccante Closer To The Heart, presente qui nella versione realizzata appositamente per il Canadian Tsunami Disaster Fund. In quest’ultimo video, girato dalla televisione canadese CBC, compaiono inoltre due ospiti: Ed Robertson dei Barenaked Ladies e Mike Smith, in arte Bubbles, uno dei protagonisti della serie TV Trailer Park Boys (nella quale, fra l’altro, ha fatto la sua comparsa lo stesso Alex Lifeson). Due sono invece le canzoni estratte dal debutto discografico del gruppo: Finding My Way e In The Mood, penalizzate purtroppo da un formato file di bassissima qualità (mpeg1). Il gruppo ne è consapevole, e senza dubbio ha voluto inserire ugualmente questi due video considerando il loro valore storico, non certo le caratteristiche tecniche. Tutta un’altra storia con i clip promozionali di Circumstances e La Villa Strangiato (entrambi risalenti al fortunato Hemispheres, 1978). Il materiale offerto è qui pienamente apprezzabile, così come nel caso di A Farewell To Kings e Xanadu (A Farewell To Kings, 1977), eseguite presso il Seneca College Theatre di Toronto. Non particolarmente avvincente, ma comunque spassoso il soundcheck di The Spirit Of Radio (sempre girato al Ivor Wynne Stadium di Hamilton nel 1979). Concludono infine la sezione un video di Freewill risalente al Toronto Rocks 2003 (quando i Rush ebbero l’onore di condividere il palco con The Rolling Stones e AC/DC) e la già citata Closer To The Heart. The Anthem Vault è forse la parte del DVD che più si addice ai cultori della band, dal momento che molti curiosi potrebbero trovare poco interessante una raccolta di vecchio materiale così eterogenea e poco “accattivante”.
EASTER EGGS:
Immancabili le easter egg, ovvero i contenuti nascosti presenti nel secondo DVD. Stavolta sono due: Rush Hits St. John's e Alex's Interview For Artist Of The Decade. Il primo video mostra un particolare episodio accaduto ai Rush durante gli anni ottanta. Gli abitanti di St. John's (capoluogo della regione di Newfoundland And Labrador), stanchi di dover aspettare prima di poter ospitare nuovamente nella propria cittadina uno show del gruppo, organizzano una sorta di protesta. L’accaduto scuote i tre musicisti canadesi, che, di conseguenza, decidono di tornare finalmente a St. John's, dove vengono accolti alla stregua di eroi nazionali. Il secondo clip, invece, ha per protagonista Alex, il quale, tanto per cambiare, si diverte e fa divertire nel corso di un’intervista particolare, quella per il premio Artist Of The Decade. Niente di imprescindibile, certo, ma i sorrisi non mancheranno. Come trovare le easter egg? “Good luck, find them” recita la confezione!
IL DOPPIO CD:
Oggetto esclusivo dell’edizione speciale di R30: 30th Anniversary Tour, il doppio CD contenente il live di Francoforte si presenta anch’esso in un’elegante confezione in digipack, con relativa copertina originale. Considerate le modalità con cui viene pubblicato, viene spontaneo domandarsi se la qualità del CD sia degna di uscite quali Different Stages Live o Rush In Rio. Ebbene, nonostante non possano vantare un fascino pari a quello dei grandi live della band canadese, i due CD mantengono alto il nome dei Rush. Lo fanno attraverso una produzione estremamente professionale (persino superiore, a tratti, rispetto a quella di Rush In Rio) e grazie ad alcuni passaggi davvero avvincenti. 2112, ad esempio, viene proposta nelle sue tre parti migliori (vale a dire Overture, Temples Of Syrinx e Grand Finale) ed il risultato, quindi, non potrebbe essere migliore. Si può dire lo stesso di altre tracce all’interno del doppio disco, il quale non avrebbe certo sfigurato in veste di live album ufficiale. Contrariamente ad altre band, però, i Rush pretendono che ogni proprio lavoro dal vivo possieda un significato simbolico oltre che una validità effettiva. E’ probabilmente per questo motivo che si è deciso di pubblicare il live di Francoforte soltanto come aggiunta ad un ben più indicativo DVD. Solamente nel caso di Rush In Rio la band nordamericana sembra non aver fatto un ragionamento del genere, andando a pubblicare un triplo disco forse non imprescindibile. Il doppio live tedesco si attesta perciò quale ottimo album dal vivo, migliore addirittura del suo predecessore brasiliano. Ecco dunque un motivo in più per non lasciarsi sfuggire la versione esclusiva di R30: 30th Anniversary Tour.
Dopo un approfondita analisi di R30: 30th Anniversary Tour in ogni sua sezione, non resta che tirare le somme di questa pubblicazione, tanto attesa quanto apprezzata dagli appassionati di settore e non solo. Posto da molti allo stesso livello di Rush In Rio, R30: 30th Anniversary Tour è in realtà più ricco di contenuti extra (soprattutto se acquistato nella versione speciale), ma si rivela lievemente inferiore per quanto concerne la setlist dello show. In sostanza, quindi, è possibile parlare di R30: 30th Anniversary Tour come di un’uscita da non perdere, a prescindere dal fatto di possedere o meno il magico Rush In Rio.