- John West - voce
- Marcus Jidell – chitarra
- Andrè Andersen - tastiere
- Per Schelander – basso
- Kenneth Olsen - batteria
Guests:
- Maria McTurck - cori
Disc 1:
1. Paper Blood
2. Time
3. The Mission
4. Never Give Up
5. Can't let Go
6. Last Goodbye
7. Follow me
8. Cold City Lights
Disc 2:
1. Martial Arts
2. Surrender
3. Running Wild
4. Far Away
5. Lies
6. Wasted Time
7. Message to God
8. Epilogue
9. Long Way Home (Bonus Track)
DVD:
1. Paper Blood
2. Time
3. The Mission
4. Never Give Up
5. Can’t Let Go
6. Last Goodbye
7. Followe Me
8. Cold City Light
9. Martial Arts
10. Surrender
11. Running Wild
12. Far Away
13. Lies
14. Wasted Time
15. Message To God
16. SK983
17. Epilogue
2006 Live
2006 Live dei Royal Hunt, contenente un ricco pacchetto dato da due CD ed un DVD riguardanti la loro esibizione a San Pietroburgo, esce a dieci anni esatti da quello del 1996, quando ancora il combo danese aveva dato alle stampe appena tre, ma già convincenti, lavori. Da allora molto è cambiato, tanto per cominciare John West ha sostituito D.C. Cooper dietro il microfono e soprattutto molto più materiale, e conseguentemente una maggior selezione, i danesi hanno da offrire al loro pubblico, così che questo doppio live album può benissimo assurgere al ruolo di compendio discografico della loro ottima carriera, visto che contiene tutti i loro brani migliori, almeno potenzialmente, presi in ordine sparso dal primo loro album Land Of Broken Hearts fino all’ultimo Paper Blood dello scorso anno, la promozione del quale ha originato il tour dal quale è stato poi registrato il qui presente lavoro.
Ciò che invece non è affatto cambiato è il loro ottimo sound, infatti il mastermind della band Andrè Andersen, nato in Russia e cresciuto con la passione per il pianoforte e per la musica classica, si pone l’obiettivo di plasmare una musica che oscilla ripetutamente tra Power, Prog e Hard Rock, ma supportando sempre il tutto con meravigliosi e sempre opportuni innesti sinfonici, calibrando l’intera composizione in un perfetto equilibrio ed evitando invece la possibilità di cadere in tecnicismi superflui o fini a sé stessi, dando prevalente importanza all’apporto della sua tastiera, capace di donare quel sapore Symphonic/Prog che così unica rende la loro proposta, mentre anche gli altri membri compiono più che bene il proprio dovere, dal singer John West, coadiuvato nella sua performance canora da Maria McTurk, al chitarrista Marcus Jidell e alla precisa sezione ritmica della coppia Schelander – Olsen.
La tracklist, come già detto, cerca quanto più possibile di ripercorrere ciò che di meglio sia stato fatto nella loro onorabile carriera, ad aprire il live è posta la title-track del loro ultimo lavoro, Paper Blood, introdotta ovviamente da un lungo applauso del pubblico russo e caratterizzata dal suono della tastiera di Andersen e da un bel refrain, dove è la McTurck a farla da padrona, a seguire Time, gran bel pezzo tratto da Moving Target che si regge ancora una volta sul bel lavoro della tastiera, e The Mission, ovviamente pescata dall’omonimo album, altra bellissima composizione dove West sembra un po’ limitato, o limitarsi, tanto da lasciare il ruolo di maggior protagonista nei ritornelli alla bravissima McTurck. Le più Power-oriented Never Give Up e Can’t Let Go anticipano la complessa Last Goodbye, buoni ed azzeccati i cambi di tempo come le fughe prog/sinfoniche, e la breve e delicata power ballad Follow Me, fino a Cold City Lights che conclude il primo disco. Si riparte con la strumentale Martial Arts e con Surrender, una delle loro canzoni probabilmente più rappresentative originariamente contenuta in The Mission, poi c’è spazio per i lavori più remoti della band a partire dalla bellissima Running Wild, che fu il motivo trascinante del loro album d’esordio, come dagli inizi della loro carriera viene ripresa l’altrettanto bella Wasted Time, e poi ancora canzoni di assoluto valore come la malinconica Far Away, la lunga Lies sempre aperta a soluzioni prog/sinfoniche, come molto lunghe sono Message To God ed Epilogue, prima di concludere il tutto con un’inedita bonus track, Long Way Home, una bellissima ballad in pieno stile Hard melodico, dove una volta tanto è la chitarra di Jidell a far la differenza.
Simile risulta la scaletta dei brani contenuti nel DVD, per cui inutile risulterebbe spendere altre parole per la descrizione dei vari brani, invece merita sicuramente qualche parola lo stupendo pubblico del Music Hall di San Pietroburgo, che pur mantenendo un atteggiamento spesso calmo e composto, coglie i momenti opportuni per tributare ed applaudire i loro beniamini. Scarna invece e del tutto inappropriata sembra essere invece la scenografia che rischierebbe di penalizzare un po’ il prodotto se non offrisse in cambio quella magica scaletta di ottimi brani, inoltre sempre nel DVD sarà possibile ascoltare numerose interviste rilasciate ai componenti della band nel corso dello stesso concerto e contenute in una ricca sezione Backstage di oltre venti minuti.
Scontata conclusione quindi per questo ricco pacchetto, capace di ripercorrere in un solo Live quanto di meglio, o quasi, il combo danese sia riuscito a produrre nella propria storia. In poche parole, anche per chi non conosce affatto o conosce appena questa band, basta entrare in possesso di questo doppio Live ed avrà la sensazione di conoscerli e stimarli da sempre.