- Uli Jon Roth: chitarra, voce
Guests:
- Michael Flexig - voce
- Tommy Heart - voce
- Leonora Gold - voce
- Liz Vandall - voce
- Jack Bruce - basso, voce
- Ule Ritgen - basso
- Lucy Shaw - basso
- Barry Sparks - basso
- Don Airey - tastiera
- Clive Bunker - batteria
- Clive Edwards - batteria
- Shane Gaalaas - batteria
- Sidhatta Gautama - batteria
- Chris Lowe - percussioni
- Stephen Bentley-Klein - violino
- Brain Wright - violino
- Roger Smith - violoncello
- Nick Holland - violoncello
- Giles - viola
CD 1:
1. The Tempest
2. Bridge To Heaven
3. Pegasus
4. Tod Und Zerstörung
5. E Lucevan Le Stelle
6. War Of The Winds
7. Thunder Cadenza
8. Cry Of The Night
9. Starlight
10. Air De Bach
11. Why?
12. I’m A River
13. I’ll Be There
14. Sehnsucht - Mazurka
15. The Heart Of Chopin
16. Dance Of Water Spirits
17. Transfiguration
18. Venga La Vita
19. Aqua Vitae
Bonus Video: Cry Of The Night
CD 2:
1. Still So Many Lives Away
2. Winter Days
3. Burning Wheels Turning
4. Firewind
5. Hiroshima Today
6. Voodoo Chile
7. Little Wing
8. White Room
9. Sky Overture
10. Rondo Alla Turca
11. Aquila - The Eagle And The Rainbow
12. Lethe - River Of Oblivion
The Best Of
A breve distanza del fratello minore Zeno ecco che ci troviamo a scrivere la recensione di una maestosa opera summa del più famose dei due chitarristi della famiglia, il mitico Uli Jon. Questo doppio CD raccoglie il meglio della sua composizione e inizia con The Tempest, riedizione del brano di classica di Vivaldi.
L’opera racchiude tanti gioielli del chitarrista registrati dalla sua dipartita dagli Scorpions.
La suddivisione dell’opera è legata ai due stili fondamentali dell’artista.
Quindi nel primo CD abbiamo tutte composizioni di carattere neoclassico, che comprendono oltre al brano già citato l’ultrafamosa Bridge To Heaven di Puccini (già riproposta in italiano dai Manowar in Warriors Of The World).
Nel secondo CD abbiamo invece il lato più genuinamente Hard Rock e jamming di Roth, che comprende anche l’esecuzione di alcune cover di brani leggendari come Voodo Child e Little Wing di Hendrix. In questa metà del Best Of si possono ascoltare le divagazioni extra Hard Rock che Uli è riuscito a eseguire, dimostrando di essere un chitarrista veramente completo.
Molti pezzi si presentano come strumentali e hanno in grande valore di poter essere apprezzati anche da non fanatici della chitarra in quanto Roth dimostra di scrivere pezzi che prima di tutto risultino interessanti per le melodie e la ricerca armonica, non fredde ricerche di virtuosismo.
Colpisce molto l’abilità e il genio che il chitarrista dimostra nella rilettura di spartiti classici che spaziano in epoche diverse, toccando Mozart (Rondo alla turca), Chopin (Sehnsucht) o Bach (Air de Bach).
L’opera è arricchita anche da un video sfizioso di Cry Of The Night, brano scritto dal musicista e suonato con un’orchestra da camera vestita esattamente come vorrebbe l’epoca a cui è ispirato il brano, in uno sfavillio di luci e melodie antiche.
Infine ricordiamo e sottolineiamo la fittissima lista di ospiti che hanno collaborato negli anni con Uli, che vanno da Don Airey (tastiera) a singer come Michael Flexig e Tommy Heart.
Per una volta eccoci di fronte ad una collezione di un artista che abbia un significato di essere presentata.