Voto: 
5.7 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Frontiers Records
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Timo Tolkki - chitarra
- Michael Kiske - voce
- Tobias Sammet - voce
- Pasi Rantanen - voce
- Mirka Rantanen - batteria
- Pasi Heikkilä - tastiere
- Joonas Puolakka - tastiere

Tracklist: 

1. Heroes
2. I Did It My Way
3. We Are Magic
4. Angel
5. Eden Is Burning
6. Glorious And Divine
7. Born Upon The Cross
8. Keep The Flame Alive
9. Last Night On Earth
10. Revolution Renaissance

Revolution Renaissance

New Era

Chiusa bruscamente l'avventura con gli Stratovarius, il chitarrista Timo Tolkki si riaffaccia sul panorama metal con il suo nuovo progetto Revolution Renaissance, chiamando a sé un manipolo di musicisti da tanto tempo protagonisti della scena power metal, come i fratelli Rantanen della band finnica Thunderstone, Tobias Sammet degli Edguy e Michael Kiske, ex cantante degli Helloween, e dando alle stampe questo New Era, titolo che da solo serve ad annunciare il nuovo corso intrapreso dal chitarrista finlandese.

Proprio questo Revolution Renaissance, inteso come possibile nuovo album della sua ex band e non come progetto solista, è stato uno dei vari motivi di discussioni e dissapori tra Tolkki ed i suoi ex compagni degli Stratovarius, per cui non sarà difficile intuire che la proposta contenuta nel presente platter non si allontana poi molto dal tipico power metal scandinavo, di cui proprio gli Stratovarius furono negli anni '90 tra i maggiori esponenti. A conferma di ciò basterà ascoltare le battute iniziali di questo New Era, affidate a Heroes, una bella cavalcata in pieno stile speed/power neo-classico, ben interpretata da Sammet e che rimanda direttamente agli Stratovarius degli anni '90 e al periodo di Elements.

Ovvio che gli attuali partecipanti al progetto sono soltanto dei prestigiosi ospiti, reclutati in via del tutto provvisoria, cosa che lascia supporre che al momento non ci sia nemmeno una formazione completa e stabile sulla quale Tolkki possa fare affidamento in maniera certa e continuativa, tanto che sorge il dubbio se gli ospiti siano stati chiamati a dar prestigio alla sua nuova creatura o semplicemente per colmare frettolosamente ogni possibile lacuna in line up.
Ciò non toglie che i tre ottimi vocalist chiamati in causa svolgano egregiamente la loro parte, superlativo ad esempio il tedesco Michael Kiske in I Did It My Way, bel brano melodico ed in possesso di buoni chorus, o nelle conclusive Last Night On Earth, probabilmente la migliore del lotto, e Revolution Renaissance. Ma neanche il singer alemanno può far più di tanto nella spenta e noiosa power ballad Angel, in possesso di un refrain tanto prevedibile quanto mieloso, mentre un potenziale migliore pare possedere Keep The Flame Alive grazie a quel suo flavour celtico dato anche dalla presenza dei flauti, ma che alla fine sembra una sorta di incompiuta non riuscendo quasi mai a donare particolari emozioni.

Anche Pasi Rantanen e Tobias Sammet confermano le loro doti di validi vocalist, ma spesso è non tanto la forma quanto la sostanza a mancare, infatti anche altri brani come We Are Magic, Eden Is Burning o Born Upon The Cross non convincono affatto, ed anzi annoiano parecchio, tanto che in questa fase centrale del disco è la sola Glorious And Divine a catturare un po' l'attenzione, peraltro sempre legata allo stile proprio degli Stratovarius, tanto che talvolta si ha la sensazione di trovarsi di fronte all'ennesimo e poco ispirato lavoro che la band finnica ci ha propinato negli ultimi anni. Non si assiste infatti ad alcun particolare percorso evolutivo che possa nel bene o nel male distanziare il chitarrista finnico dal suo passato, e così il tanto annunciato inizio di una nuova era si è tramutato purtroppo nell'ennesimo mezzo passo falso in cui è incappato Tolkki.

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente