Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Alessandro Mattedi
Genere: 
Etichetta: 
EMI Music/Parlophone
Anno: 
1977
Line-Up: 

- Freddie Mercury - voce, pianoforte, campanaccio nel brano 9
- Brian May - chitarra elettrica e acustica, tastiera, pianoforte e basso nel brano 4, voce nei brani 4 e 8, maracas nel brano 9
- John Deacon - basso, chitarra acustica nei brani 5 e 9
- Roger Taylor - batteria, voce chitarra e basso nei brani 3 e 6, chitarra acustica nel brano 9

Tracklist: 

1. We Will Rock You
2. We Are the Champions
3. Sheer Heart Attack
4. All Dead, All Dead
5. Spread Tour Wings
6. Flight from the Inside
7. Get Down, Make Love
8. Sleeping on the Sidewalk
9. Who Needs You?
10. It's Late
11. My Melancholy Blues

Queen

News of the World

Molti associano immediatamente il nome Queen a due brani, We will Rock You e We Are the Champions, che aprono questo sottovalutato album che è News of the World. Molti li ritengono i simboli dei Queen, oltre che del rock. Addirittura i loro brani più belli. Beh, un qualsiasi fan di vecchia data della Regina reduce dai decenni d'oro del rock ('60 e '70) può essere indeciso se sorridere di fronte a queste affermazioni o rammaricarsene, perché vengono a sminuire non solo tanti brani ben più rappresentativi del rock, ma tantissime canzoni dei Queen che le surclassano completamente. Come non citare pezzi inossidabili come Bohemian Rhapsody, Spread Your Wings (presente proprio su questo disco) o, per andare oltre nel tempo, It's a Hard Life, Who Wants to Live Forever, Innuendo, The Show Must Go On? Nulla da recriminare alle due famosissime canzoni: We will rock you è una forte hit dal ritmo memorabile ed orecchiabile, anche se un po' scarna e ripetitiva, mentre We Are the Champions è una semplice e gradevole ballad melodica. Insomma, non sono certo canzoni brutte. Però sarebbe ora di smontarne il mito, di rifiutare l'idea che i Queen siano soltanto questi due brani e che questi brani siano tutta l'anima dei Queen (e tutto ciò che hanno saputo dire). E lo si potrebbe già fare ascoltando l'intero album, che offre non poche sorprese gustose ed interessanti. Per cominciare abbiamo un bel sunto di vari stili che vengono reinterpretati e rimodellati dai Queen, in alcuni casi finendo anche per diventare punti d'ispirazione di band future, mentre per il resto, oltre all'estro della band, c'è una certa reazione di fondo al nascente spirito punk che ha portato i Queen a comporre un disco per loro valido e originale: è il caso del masterpiece dimenticato, perché di News of the World si parla fin troppo poco (escluse le due famosissime hit di prima), privilegiando invece altri album che nella discografia dei Queen hanno rivestito una minore importanza.

Veloce ed abrasiva la carica di Sheer Heart Attack, titletrack "postuma" dell'omonimo album. Per certi versi è molto punkeggiante e considerando l'anno in cui è stata composta, ben prima dell'esplosione del genere, è ovvio quanto sia il suo valore inespresso nel non rilasciarla sul disco originale. Duettano Taylor (che suona anche quasi tutte le parti di chitarra) e Mercury. All Dead, All Dead, cantata da May, è la successiva traccia, la consueta ballad melodica incentrata sul pianoforte come è tradizione dei Queen. Ma il vero capolavoro è Spread Your Wings, uno dei brani più belli e famosi di sempre del quartetto inglese in questi anni. Eppure non è stata per niente inserita nei vari greatest hits dei Queen. Beh, in fondo sono greatest hits, non greatest songs. Per il resto questa ballata non può essere commentata ulteriormente, va ascoltata, ascoltata e riascoltata, ad alto volume e senza fonti di rumore. In pochi altri momenti della carriera dei Queen si arriva ai livelli di questa canzone. Ma procediamo oltre, con Flight from the Inside, interessante commistione del rock con sonorità e ritmiche tendenzialmente funky. Mentre torna a cantare Taylor, c'è abbastanza sorpresa nel notare come questa canzone fosse dieci anni avanti rispetto alla mainstream del tempo.
Tocca ora a Get Down, Make Love, altro sguardo nel futuro sul piano ritmico e nelle soluzioni atmosferiche adottate con un sintetizzatore psichedelico che fa la sua comparsa sul finire, immergendo in un pieno space rock. Sleeping on the Sidewalk cantata nuovamente da May si avvicina a tecniche jazzistiche e altre blues, ed è in sostanza una canzone completamente priva di Mercury. Who Needs You è una salsa perfettamente ripresa dal calore neo-latino; impeccabili le dolci melodie della chitarra classica spagnoleggiante, adagiate sugli strumenti folkloristici di sottofondo. Tocca ora alla fantastica It's Late che si riaggancia a tratti ad un lato più folk-blues, dall'altro alla loro classica tradizione di melodia ed energia in pieno stile Inglese. In effetti sembra rievocare un po' i Led Zeppelin, soprattutto quando arriva la carica dell'assolo dove sembra veramente di sentire Page e soci con Mercury alla voce al posto di Plant. Pochi sanno che è presente il tapping, un anno prima che Van Halen ufficialmento lo "inventasse". My Melancholy blues è un altro brano basato sul pianoforte. Evocativa e nostalgica, con tinte vagamente noir in alcuni punti, chiude l'album senza rimpianti.

Come se ne può dedurre dal titolo (delle "notizie dal mondo"), sono molte le influenze che vengono date ai Queen e che i Queen danno con quest'album: varie correnti musicali e gruppi diversissimi si possono risentire in questo disco, sia anteriori che posteriori. Ma per essere delle "notizie dal mondo" sono rimaste troppo nell'anonimato fino ad ora. Non è affatto una brutta idea riscoprire questo disco, e consigliare, a molti di quelli che l'hanno comprato solo per skippare ininterrottamente fra le due sole prime tracce, di provare a finire tutto il full lenght. Una curiosità finale: la copertina è opera dell'illustratore di fantascienza Frank Kelly Freas, che ideò il soggetto inizialmente nel '53 per un numero di una rivista. Taylor aveva questo numero e, affascinati dal soggetto (un robot con in mano un cadavere) i Queen chiesero a Freas di ridisegnarla per la cover con loro nella mano.

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente