Voto: 
6.5 / 10
Autore: 
Alessandro Mattedi
Genere: 
Etichetta: 
EMI Records
Anno: 
1986
Line-Up: 

- Freddie Mercury - voce, tastiere
- Brian May - chitarra
- John Deacon - basso
- Roger Taylor - batteria

Tracklist: 

1. One Vision
2. A Kind Of Magic
3. One Year Of Love
4. Pain Is So Close To Pleasure
5. Friends Will Be Friends
6. Who Wants To Live Forever
7. Gimme The Prize
8. Don't Lose Your Head
9. Princes Of The Universe

Queen

A Kind of Magic

Il 1986 comincia per i Queen con la colonna sonora del famoso film Highlander, con Duncan McLeod nel ruolo del guerriero immortale scozzese; da questo film sicuramente tutti ricorderete brani famosissimi come Who Wants to Live Forever, atmosferico, struggente ed intenso inno dei Queen (uno dei tanti), o Princes of the universe, all’inizio energica, oscura e abbagliante rocker, in seguito più veloce e scanzonata; tutti inseriti nell’album A Kind of Magic, che fin dalla titletrack (non troppo un gran brano rispetto ad altri) rivela che l’animo rock viene generalmente ben celato da sonorità più melodiche e elettroniche/poppeggianti, ma questo forse era già evidente da tempo, le prime avvisaglie si ebbero sulla fine degli anni ’70 con la canzone Another one bites the dust e nel 1982 si ebbe la prova totale con Hot space, che ebbe però scarso successo tra i fan che contestarono l’album, effettivamente non del tutto riuscito seppur potendo venire considerato un’isola "sperimentale" (ma forse troppo ricalcante certi stilemi che andavano per la maggiore in quel periodo) a suo modo interessante.

Questa strada ha portato sia a canzoni meno riuscite, come One year painted of love, che a grandi pezzi come la pregevole strumentale di pianoforte Forever. Ovviamente i testi sono sempre nella consueta sensibilità romantica dei Queen nonostante tutto, che anche quando risulta un po’ banale e sfarzosa rimane sempre più che buona e aggiunge un tocco di classe in più. Tornando un attimo ai brani famosi, va citato sicuramente almeno un altro brano, che fu presente invece nel film Aquile d’acciaio (praticamente la maggior parte dei brani più famosi dei Queen, ottantiani per l’appunto, sono comparsi in film o in pubblicità); non interessandoci però di cinematografia, rimarremo in ambito musicale: il brano in questione è l’ottima rocker One vision, la cui curiosa intro con una specie di voce diabolica nel vento finì sotto le accuse dei media, che sostenevano fosse un messaggio subliminale registrato al contrario. Dopo di questo brano altre canzoni sicuramente famosissime sono la spensierata Friends will be friends e l’energica Gimme the prize.

Chi preferisce schitarrate più elettriche alle sonorità ottantiane troverà comunque ancora di questi elementi, in quanto il cuore dei Queen è pur sempre quel rock barocco e variegato che si portano indietro da anni. Sempre queste sonorità ottantiane sono in ogni caso discontinue, alternando bei momenti ad altri meno belli, ed è questo il solito problema dei Queen: il saper comporre un discreto numero di canzoni, ma non abbastanza per mantenere, solitamente, gli album agli stessi livelli, abbinandole a parecchio materiale trascurabile. Se non condividete questa opinione e siete fan irriducibili dei Queen, allora non preoccupatevi e ascoltate pure Kind of Magic, che altalenante fra alti e bassi trova ugualmente un posto abbastanza al Sole (soprattutto in confronto al resto della produzione discografica dei Queen, mediocre per quanto concerne full-lenght interi e più incentrata su singole canzoni riuscite, in particolar modo negli anni '80 quando gli inglesi sfornano alcuni dischi abbastanza dimentcabili); se invece siete fan del periodo più settantiano, probabilmente questo disco vi annoierà.

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