Un live album è sempre un traguardo importante nella carriera di un gruppo, ancor più se questo, per propria lodevole scelta, ha deciso fin dall'inizio di stare alla larga dai circuiti commerciali. I Prophilax giungono ormai al sedicesimo anno di attività e non sembrano certo volersi fermare qui. A Roma, la loro città, sono una cult band, ma è soprattutto nell'Italia settentrionale che il complesso del geniale Ceppaflex tiene concerti con enorme successo. Dopo la pubblicazione di un capolavoro quale è Il Quinto Escremento, finalmente i Prophilax firmano un contratto discografico perlomeno dignitoso con l'Ammonia Records. Il 2006 vede quindi l'uscita del meritato Analive, un disco dal vivo che ripercorre tutta la carriera della band romana.

Un disco dal vivo va giudicato seguendo determinati criteri ed analizzando accuratamente specifici fattori. Uno dei punti più importanti da tenere in considerazione è la tracklist, ovvero quanti e quali brani sono stati scelti e suonati per poi essere proposti sull'album. Sotto questo punto di vista Analive se la cava piuttosto bene, alternando veri e propri classici del gruppo romano a pezzi più recenti. Si passa perciò da un'acclamata Dora Daccela Ancora a Don Mignotte, estratto dall'ultimo Il Quinto Escremento, passando per Fateme Pijà 'A Patente, suonata in maniera a dir poco sensazionale, ed una lanciatissima Preda Del Raptus Anale. Tutti i pezzi acquisiscono dal vivo una potenza non indifferente, nettamente superiore a quella sprigionata in studio. Sono specialmente le canzoni più datate a sorprendere per la loro incisività, quasi del tutto assente, purtroppo, nei lavori passati a causa di produzioni mai all'altezza. Spazio anche per il sociale con Pornografia Unica Via, inno preferito dagli smanettatori di mezza Italia. Tra un brano e l'altro Sbohr e compagni intrattengono il pubblico fra stacchetti piccanti, battute e racconti di dubbio gusto. Con Alice Nel Paese Dei Cazzi, l'amica che tutti vorrebbero avere, si tocca uno dei punti più alti dell'intero album, e non solo grazie alle doti fisiche di Ceppaflex.

Se Re Arcù, con il suo ritmo epico in stile Manowar, rimane una tappa fondamentale nella carriera della band, Mano entra di diritto fra i pezzi più divertenti mai scritti dai Prophilax. In Viaggio Con Cagatone Joe e Jingle Cazz si rivelano abbastanza scialbe, ma che importa, ci pensano capolavori come Atac Di Merda e Ogni Buco E' Buono a scacciare via tutti i dubbi. Durante quest'ultima i meno schizzinosi potranno trarre allegramente ispirazione per le proprie avventure in solitaria, mentre Non So Nemmanc'Un Cazzo, una delle chicche contenute in Analive, viene dedicata dal complesso romano a tutti i maturandi. La preparazione tecnica dei musicisti sul palco è evidente fin dal primo minuto, ma emerge in maniera palese durante alcuni passaggi, e l'assolo di Fotturion è senz'altro uno di questi. Giusto il tempo per una squisita merenda con Tronco Cionco ed il suo pistacchio intestinale, che arriva Il Giorno Della Ceppa, si salvi chi può. Il sesso orale è purtroppo ancora un tabù al giorno d'oggi, ma non certo per la simpaticissima, e disponibilissima, Pompotron, cara amica dell'ormai leggendaria Dora, protagonista della romantica ballata Dora In Poi Si Chiaverà. Tra barzellette e successi di sempre si arriva finalmente alla bonus track di Analive, Puttanic, colonna sonora dell'omonimo e blasfemo cortometraggio targato Prophilax. A bordo della nave più pazza del mondo non manca proprio nessuno, da Capitano Ano a Padre Cryo, passando per l'immancabile Marino Sumo. Il divertimento è assicurato, mutande di cemento permettendo.

Analive ripercorre passo per passo la carriera dei Prophilax, una delle band più geniali in Italia, e ripropone, con esito estremamente positivo, capolavori del passato in una nuova ed incisiva veste sonora. Per avvicinarsi al gruppo o semplicemente per divertirsi l'ennesima volta, Analive rimane un acquisto obbligato, soprattutto per chi ancora non ha avuto il piacere di vedere Ceppaflex e soci on stage.