- Jin Peterik - chitarra
- Toby Hitchcock - voce
- Mike Aquino - chitarra
- Ed Brekenfield - batteria
- Christian Cullen - tastiera
1. Heaven On Earth
2. Book Of Life
3. Love’s Eternal Flame
4. Language Of The Hearth
5. Let Me Let You Go
6. Faithful Heart
7. Defying Gravity
8. The Roaring Of Dreams
9. Secret Of The Way
10. Astonish You
11. Tall Ships
12. Turnaround
The Roaring of Dreams
Una produzione sfavillante e precisa ci introduce ad un masterpiece che fa iniziare nel migliore dei modi il 2007. The Roaring Of Dreams è il terzo album degli AOR giants Pride Of Lions del chitarrista/cantante Jim Peterik, famosissimo per il periodo in cui ha scritto classici del genere di riferimento nei mai intramontabili Survivor.
Il nuovo disco di Peterick e del fantastico singer Toby Hitchcock, dotato di un’estensione incredibile, si pone a metà strada fra le prime due release; in pratica il CD riprende la melodia più marcata di Pride Of Lions e la fonde con l’enfasi più pomposa di The Destiny Stone. Il risultato è un discone a tutto tondo che veleggia in pieno nelle melodie eleganti e marcate del westcoast AOR ed allo stesso tempo mantiene l’energico trademark del combo, che ben si esplica in aperture armoniche nei cori molto potenti, grazie anche alla voce di Toby e alle melodie “robuste” di Peterik, ben infarcite dalla tastiera di Christian Cullen.
Il disco inizia proprio con Heaven On Earth, una rock song molto potente e articolata, che sfoggia da subito solidi riff di chitarra, resi ancor più diretti da un tappeto di tastiere sublime e soprattutto dalle linee vocali di Hitchcock, semplicemente grandiose.
Ma il nuovo disco, nonostante cerchi di non tralasciare mai la grandeur tipica dei Pride Of Lions, si adagia anche su episodi di puro molodic rock come la semi-ballad Love’s Eternal Flame (che ha il sapore di tante songs composte dai Survivor) o il possibile hit Language Of The Heart.
Peterick dimostra di avere una vena compositiva molto ispirata per questa release e riesce a toccare più generi e differenti stili.
Una sottolineatura ad esempio la merita la lunga ed apica conclusiva Turnaround che pone ancora sugli scudi la voce di Toby, che qui duetta con la sorella ventunenne Tori Hitchcock.
Altro trademark rispettato da The Roaring Of Dreams è la duplice linea vocale di Jim e Toby, il primo che si esprime in toni medi e il secondo su praticamente tutti i cori e le parti più alte. L’intreccio delle due voci riesce ancora benissimo e amplia lo spettro espressivo della band in modo egregio.
Altro episodio di grande valore è Tall Ships, che si apre con una parte acustica e presenta forse alcuni fra i passaggi più melodici e toccanti dell’intero album.
A livello iconografico il gruppo abbandona in parte le atmosfere epiche del passato ma non il leone che ruggisce ancora in copertina, avvolto in una nottata violacea.
Di sicuro i Pride Of Lions si confermano, con questa release, come gruppo di punta di un AOR molto vivace ed energico, che può raggiungere una fetta sempre più ampia di ascoltatori. Release obbligatoria per gli amanti dell’AOR e decisamente consigliata a chi vuol ascoltare ottima musica.