Voto: 
5.0 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Metal Heaven/Frontiers
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Steffen Brunner - voce
- Barish Kepic - chitarra
- Nils Neumann - tastiere
- Ilker Ersin - basso
- Jürgen Lucas - batteria

Tracklist: 

1. The Dark
2. Creatures
3. Lake Of Eternity
4. Fight Fire With Fire
5. Signs In The Sand
6. I Reach The Light
7. Dancing With Angels
8. Your World Is Not Mine
9. I Died In Your Arms
10. Breaking The Silence
11. Don't Walk On Broken Glass
12. Our Melody

PowerWorld

PowerWorld

I tedeschi PowerWorld sono l'ennesima nuova formazione pronta a fare il proprio ingresso nell'odierna e sempre più gremita corrente melodic metal, anche se nuova non è forse il termine più adatto considerando che tutti i membri di questo gruppo hanno precedenti e sostanziose esperienze, infatti Ilker Ersin e Nils Neumann hanno militato nelle fila dei Freedom Call, Jürgen Lucas negli At Vance e Barish Kepic nei Jaded Heart, mentre soltanto il singer Steffen Brunner muove i primi passi al di fuori dell'underground germanico.

Il loro melodic metal sembra rifarsi maggiormente al power metal dell'ultimo decennio, ed in minima parte all'hard rock di stampo teutonico, supportato anche da ritmiche spesso sostenute, cori melodici e la voce spesso assestata su alte tonalità di Brunner, i cui continui acuti in alcuni casi sembrano quasi eccessivi, puntando molto per la buona riuscita del tutto sull'aspetto melodico, anche se in realtà è proprio questo il principale punto dolente dell'omonimo esordio dei PowerWorld. Gran parte dei brani che si succedono in tracklist infatti non sono in possesso del giusto appeal per far breccia nei cuori degli amanti del metal melodico, i quali oggi sono sempre più sommersi da proposte derivanti da questo specifico settore.

L'inizio in realtà lascia ben sperare con la buona Creatures, in cui il quintetto tedesco si fa artefice di un power/prog principalmente affidato al drumming di Lucas e alle keys di Neumann, ricordando un po' gruppi come Royal Hunt ed ancor di più Elegy, ed anche le seguenti Lake Of Eternity e Fight Fire With Fire mostrano trame melodiche e dinamiche power/prog in grado di donare un minimo di interesse al loro sound.
Tutto ciò che arriva dopo purtroppo è sempre estremamente prevedibile e piatto, eccezion fatta per la buona Dancing With Angels, con buona probabilità uno dei brani migliori del lotto, se non altro per le azzeccate linee melodiche e l'epico chorus, e con la cover I Died In Your Arms, mai dimenticato ed indimenticabile tormentone dei Cutting Crew, eroi del Lite AOR anni '80, ed originalmente contenuta in Broadcast del 1986, anche se come spesso accade la versione originale è a dir poco ampiamente superiore.

A conti fatti quindi c'è bisogno di ben altro perché i PowerWorld possano sfondare con decisione e successo in una scena oggi in continua crescita come quella del melodic metal. Strano certo che musicisti così navigati non se ne siano resi conto in tempo utile, ma il gap qualitativo con l'emergente, valida ed agguerrita concorrenza, vedi Leverage o Masterplan, è almeno al momento davvero notevole.
 

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