Voto: 
8.0 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Frontiers Records
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Ted Poley - voce, piano in Where It Ends
- JK Northrup - chitarra, basso
- Dan Zoid - batteria, percussioni
- Eric Ragno - tastiere

Guests:
- Vic Rivera - chitarra e backing vocals in Smile e Will Ya
- Gary Corbett - tastiere in More Than Goodbye

Tracklist: 

1. Waiting Line
2. Going Blind
3. Smile
4. What If She Knew
5. More Than Goodbye
6. Luv On Me
7. If You Can't Change Your Heart (Then Let Me Blow Your Mind)
8. Why Can't We Pretend That It's Over?
9. Life Keeps Me Spinning Round
10. Where It Ends
11. Will Ya
12. Reprise (If You Can't Change Your Heart)

Poley, Ted

Smile

Seconda uscita solista per il frontman dei Danger Danger ed ex batterista dei Prophet Ted Poley, il quale, circondatosi da alcuni validi strumentisti del panorama hard rock ed AOR, quali il chitarrista JK Northrup, il batterista Dan Zoid e Eric Ragno alle keys, tutta gente che nel corso degli anni ha collaborato con David Readman, XYZ o Michael Bormann, conferma quanto di buono aveva già mostrato lo scorso anno con Collateral Damage.
Smile, questo il titolo del suo nuovo album, è un godibilissimo lavoro di melodic hard/AOR, ricco di melodie avvolgenti e dalle tinte anni '80, con un songwriting ispirato e la nitida produzione degli stessi Poley e Northrup.

Deliziosi brani che sembrano ripercorrere la miglior tradizione AOR americana si susseguono in una tracklist colma di piccoli gioielli, fin dalle iniziali Waiting Line, dalle melodie raggianti e con chorus angelici e corali, e Going Blind, dai tenui tratti melanconici ma sempre pervasa da quella carica di positivismo che dona all'ascoltatore momenti di rasserenante piacere, specie quando si apre nel radioso ed arioso refrain. Si prosegue sulle stesse coordinate emotive e qualitative con altri gradevoli brani quali Smile, altro solare e gioioso pezzo di AOR di classe assoluta, accostabile alla migliore tradizione ottantiana di Survivor e compagnia bella, senza disdegnare un pizzico dei suoi Danger Danger più melodici, o What If She Knew, che avvolge e conquista con le sue delicate linee melodiche ed il suo delizioso refrain, un brano dal grande appeal radiofonico da mettere in auto mentre siete in viaggio e che gli ultimi Bon Jovi pagherebbero oro, o ancora la spensierata e vitale Will Ya, forse quella più in linea con il sound dei Danger Danger, comunque tutti pezzi in cui spicca il guitar-work melodico ed efficace di un grande JK Northrup e la grande interpretazione del singer.
Anche nei brani più lenti Poley mostra tutta la sua abilità nel ricamare melodie e cori squisiti e sempre vincenti, è il caso della passionale e semi-acustica ballad More Than Goodbye, in cui intervengono le keys dell'ospite Gary Corbett (Cinderella, Joe Lynn Turner), ma che tuttavia si colloca un gradino sotto le succitate song e soprattutto l'altra grandiosa ballad Where It Ends, in cui un Poley fortemente ispirato sembra dare il meglio di sé ricamando linee vocali d'alta classe, oltre a suonare il piano. Dal retrogusto più nostalgico e malinconico anche If You Can't Change Your Heart, che ancora una volta si ricollega al miglior AOR dalle tinte anni '80 e che sfoggia un ritornello lento e cadenzato, prima di lanciarsi in un lungo ed intenso finale, denotando così, ancora una volta, un songwriting ispirato che porta a qualche accostamento con il miglior Jim Peterik, mentre questa stessa traccia viene riproposta nella Reprise posta a chiusura in una versione ancor più soave per piano e voce, più particolare invece Why Can't We Pretend That It's Over?, veloce, energica e con un che di attuale, senza però cadere in quei modernismi spesso poco apprezzati dagli amanti di queste sonorità, anche se nel complesso il brano è una spanna sotto gli altri.

Purtroppo ci sono anche un paio di brani appena che abbassano un po' il livello generale dell'album, si tratta dell'insignificante Luv On Me e dell'indeciso melodic rock dal retrogusto blues di Life Keeps Me Spinning Round, ma che di certo non vanno ad inficiare tutto ciò che di buono Ted Poley ha fatto nel suo Smile, che può a tutti gli effetti considerarsi una delle migliori uscite AOR del corrente anno.


NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente