- Hal Ozsan - voce
- Domo - chitarra
- Sally Hope - basso
- Randy Austin - tastiere
- Dave Plesh - batteria
1. Rock And Roll
2. Get Your Kicks
3. Strange
4. My Devil's Song (SexWineWomenSongSugarMagicMoney)
5. In The Dark
6. War On Gravity
7. Monkey
8. Partners In Crime
9. Spy Vs. Spy
10. Earthman
Poets and Pornstars
Non fatevi trarre in inganno dal nome: questi ragazzi hanno succhiato rock and roll direttamente dalle vene degli AC/DC! Non ci vuole molto per capirlo e commentare questo disco, tutto risulta piuttosto evidente già al primo ascolto, anzi già dal titolo della prima traccia nonché primo singolo dell'album Rock and Roll: chitarre vecchia maniera con quel suono asciutto e risoluto che era da un bel pezzo fuori dal giro. Seconda traccia, secondo singolo, Get Your Kicks: "...Vivi come se dovessi morire domani, selvaggiamente come se fossi al tuo ultimo respiro, come un bianco fulmine nel buio prima dell'arrivo della pioggia..." è l'inno alla vita di Ozsan. Get Your Kicks è una signora canzone degna dei grandi rockers di venti anni fa, che ti riporta indietro nel tempo quando il rock era rock, senza tutte quelle contaminazioni perverse venute col rap e l'hip hop.
In The Dark è uno di quei brani che si possono tranquillamente definire ben riusciti, dove il rock style degli altri pezzi si va a fondere e confondere con una melodia vagheggiante tipicamente blues in una ritmica cadenzata. Altra canzone di rilievo è Monkey, rock scatenato che vagamente ricorda la My Girl degli Aerosmith di Pump, e dal testo tipicamente rock and roll in perfetto equilibrio tra il malizioso e il ridicolo: "Voglio essere la tua scimmia, piccola, ciondolando il mio coso e facendoti impazzire, tutti vorrebbero arrampicarsi sul tuo albero, ma nessun altro può farlo come me..." .
Il modello del perfetto stereotipo rockettaro, droga, sesso e rock and roll, si rifà vivo in My Devil's Song, come del resto cita lo stesso sottotitolo (sexwinewomensongsugarmagicmoney), mentre in Partners In Crime spunta un'insolita e corposa sezione fiati ad accompagnare il crescendo della canzone verso l'apoteosi del ritornello.
I Poets And Pornstars, crediamo lo si possa dire senza timore di smentita, sono riusciti a creare un debut album convincente e che sarebbe stato di assoluto valore anche un paio di decenni fa.
Nati nei sobborghi di Los Angeles, abituati alle frequentazioni più sordide nei luoghi più malsani della metropoli californiana, i Poets And Pornstars nelle loro canzoni raccontano la loro storia, realmente vissuta, riuscendo così ad essere assolutamente credibili. Tutto trova una sua perfetta collocazione e in questo disco non hanno sbagliato un colpo. Anche l'art work si presenta molto studiato e ben curato, con una serie di foto della band dal vivo che sprigionano adrenalina pura. Dal punto di vista commerciale, le canzoni sono abbastanza brevi e ben si adattano alle esigenze radiofoniche, e Hal Ozsan dimostra di avere una gran voce sia nei pezzi tirati, sia in quelli lenti, come la bellissima Earthman, canzone di chiusura di un album che non ci resta che definire molto ben riuscito.